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Presidente

Ultimo Aggiornamento: 12/12/2016 13:51
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22/02/2016 14:08

Variazione sul tema con un po' di storia.

Il Presidentissimo.
Giovanni "Giuan" Cappelletti dopo Claudio Sada (al cui padre è intestato il vecchio stadio Gino Alfonso Sada) è il presidente più amato e ricordato dal popolo biancorosso. Consecutivamente è colui che si è avvicinato di più alla storica promozione in serie A.

La storia dice che l'esordio alla presidenza del Calcio Monza non fu felice e coincise con una retrocessione in serie C dopo ventuno (21 !) anni consecutivi di serie B inframmezzata da un anno di serie C soltanto.
Sempre la storia dice che per la sua prima campagna acquisti da neofita nel 1972/73 si avvalse delle dritte di tal Italo Allodi (!) rampante manager sportivo allora alle dipendenze della Juventus. I giocatori suggeriti arrivarono ma a posteriori si rilevarono ormai a fine carriera e senza futuro. L'allenatore di nome Viviani era contento della rosa messa a disposizione. Ma presto i dissidi interni tra giocatori fanno mancare lo spirito di squadra.
Cappelletti rimedia a Novembre con la depurazione di alcuni giocatori scomodi e l'arrivo di un paio di giovani. Non basta. La classifica piange e si scivola negli ultimi posti.
La storia continua nel dire che "l'ambiente è scosso. Tutti si guardano in cagnesco. Ognuno si ritiene inamovibile dallo scacchiere". Salta l'accompagnatore e vacilla l'allenatore.
"La tifoseria si spacca in due, rompendo l'unica fonte di pressione sui giocatori, che ormai si ritengono padroni del campo, malgrado l'allenatore Viviani continui a far la voce grossa".
Il buon Cappelletti mette mano al premio salvezza, ma questo produce effetti solo per una partita.
Dopo la bruciante sconfitta casalinga 0-3 nella penultima gara, arriva l'amaro epilogo della prima gestione del presidentissimo Cappelletti con la sconfitta nell'ultima di campionato a Bari. Di quelle ultime gare in campo conoscenze come Cazzaniga, Fontana, Antonelli (sì proprio Dustin) Pepe, Trebbi e nei rincalzi Sanseverino. Loro non si arresero mai dando sempre tutto.
Il popolo vociante dei tifosi non è che portava in trionfo, allora, il presidentissimo "Giuan" Cappelletti. Lui incassa tutto e cerca di rimediare ripartendo dalla C.

Anno domini 1973 stagione sportiva di C girone A 1973/74.
Cappelletti chiama un giovane DS, tal Giorgio Vitali, un segretario generale tal Sergio Sacchero e l'allenatore Pivatelli ex Ravenna (11° in B).
La storia riporta "i botteghini del Sada continuano a detenere il primato negativo degli incassi". Avversari già organizzati da anni per risalire sono Udinese, Venezia e Alessandria.
Squadra praticamente rifondata ma ancora a corto di quelle basi collaudate delle avversarie citate. A Dicembre cambio di allenatore, arriva David ex Casertana. L'Alessandria ormai allunga ed alla fine vince distanziando un Monza arrivato 3° con 7 punti. Vince invece la sua prima Coppa Italia semipro spronato dalla dirigenza (Cappelletti, Brugola e Felice Colombo) a realizzare almeno questo obiettivo visto che la promozione ormai era persa.

Anno domini 1974 stagione sportiva di C girone A 1974/75.
Nonostante tutto, mugugni e critiche della tifoseria, il presidentissimo Cappelletti non si scoraggia, tappa le orecchie e dà mandato al DS Vitali di formare un gruppo di calciatori da rivalutare e far durare a lungo con giovani promettenti anche se sconosciuti.
Chi arriva? I due Vincenzi, Buriani, Gamba, Zabotto, Panucci (padre). Già in squadra ci sono i giovani e meno giovani Antonelli detto poi Dustin, Colombo M., Fontana, Anzolin, Michelazzi, Ardemagni, Sanseverino, Sala Pat, Terraneo, Zandonà.
Mister David viene sollevato dall'incarico ormai a giochi compromessi e viene spedito in panca tra la diffidenza della piazza il giovane Alfredo Magni direttamente dalla Primavera. A costo zero. Poi si vedrà.
Si sta formando un gruppo, che neanche questa stagione porterà all'agognata promozione che va al Piacenza (toh....!) sempre con 7 punti di distacco. Imprendibile.
Si rivince invece la Coppa Italia Semipro ai rigori. Il presidentissimo Cappelletti è commosso e, nonostante tutto vuole ritentare l'anno seguente per la terza volta consecutiva la scalata alla serie B.

Anno domini 1975, IV del presidentissimo, stagione sportiva di C girone A 1975/76.
Nasce il Borussia di Brianza.
Fiducia ancora al giovane senza curriculum Alfredo Magni a costo zero, e al DS Vitali. Se ne vanno per richieste da squadre maggiori Pat Sala e Antonelli poi Dustin ed anche Vincenzino. Arrivano Casagrande, Tosetto, Piacenti, il bomber Peressin, Fasoli, Oliva, D'Urso, Beruatto.
La tifoseria è scettica. 4 anni di presidenza, una retrocessione dalla B e tre serie C dopo essere rimasti 21 anni in serie B.... sono dure da digerire.
Tra settembre ed ottobre si perde la finale del torneo Anglo-Italiano 1975.
A novembre arrivano De Vecchi e Braida al posto del dissidente Peressin. E' nato il Borussia di Brianza.
Alla fine dell'andata Monza primo con 7 punti sulla seconda. Alla fine i punti risulteranno 12 sulla Cremonese. Apoteosi di record e di vittore casalinghe: ben 17 su 19!


Il Monza al 4° anno di gestione del presidentissimo Cappelletti fa ritorno finalmente in serie B, vincendo anche il torneo Anglo-Italiano 1976 e perdendo la finale della Coppa Italia di Serie C. La storia del vincente presidentissimo Cappelletti ha inizio e con lui il Borussia di Brianza.
Non fu una cavalcata trionfale il trascorrere di questi quattro anni. Anzi. I momenti difficili furono all'ordine del giorno, i mugugni anche. Le discordie e le incomprensioni pure. DS e allenatori cambiati, scommesse su giovani calciatori vinte e perse, soldi che non scorrevano a fiumi di certo.
La caparbietà di Cappelletti ha poi vinto su tutto, compreso i detrattori che non mancarono mai. E che saltarono sul carro.

Tutto questo 40anni fa.
15 anni fa l'ultima serie B.
Molti di tanti che oggi sono al Brianteo o che scrivono sui social non sanno neanche cos'è la serie B. Però la vogliono subito.





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