15a giornata, giovedì 8 dicembre ore 14:30: Seregno - MONZA

Coraggio e programmazione, questo è quello che scriverei se qualcuno mi chiedesse cosa penso in questo momento di Zaffaroni.
Coraggio perchè cambiare tanti elementi in una squadra ed ottenere risultati agonistici molto simili (tecnici ovviamente differenti) non è facile. Non è facile per diversi aspetti. Innanzitutto perchè capire quando un tuo giocatore ha bisogno di riposo oppure quando un altro è nel momento giusto per sfruttare un'occasione da titolare non è una scelta delle più semplici. Altra difficoltà deriva dal fatto che alcuni dei giocatori che ogni tanto vengono impiegati non erano mai partiti titolari o lo erano stati diverse partite prima quindi con il rischio che non abbiano quello che viene spesso chiamato "ritmo partita". Ed invece spesso Zaffaroni indovina la scelta tattico-tecnica ed anche se è vero che molto è merito del gruppo di ragazzi che ha a disposizione, lo è altrettanto il fatto che la programmazione degli allenamenti e la gestione del gruppo deve avvenire in maniera meticolosa altrimenti la confusione può portare solo che danni. Merito al mister, merito allo staff, merito al gruppo.

Passando alla partita di ieri, devo dire che c'è stato un primo tempo pressochè perfetto. Il Seregno non avrebbe fatto paura in una situazione di normalità visto che i 13 punti di distacco evidenziavano che i padroni di casa avevano incontrato più di una difficoltà nel corso di questa prima parte di stagione ma il fatto che sia stato appena cambiato il mister e che siano arrivati rinforzi di indubbio valore nelle ultime settimane instillavano dei dubbi anche nei più ottimisti tifosi biancorossi.
Ma il mister ha scelto bene la formazione, anche in prospettiva della sfida di domenica, e la squadra ha risposto con una prestazione encomiabile almeno nel primo tempo. Il fatto che Battaiola sia uscito con maglia e guanti completamente puliti parla più di mille parole. Nel secondo tempo mi è sembrato di rivedere un po' il Piacenza della passata stagione, con le obbligatorie differenze, e cioè quella squadra che si mette a controllare la gara senza affanni, senza subire più di tanto se non in sporadiche occasione dettate più dalla disperazione degli avversari che da un calo fisico, tecnico o di attenzione. Questo controllo porta poi alle diverse occasioni in contropiede, purtroppo non sfruttate, che avrebbero potuto chiudere definitivamente la partita. La sciagurata espulsione di Guidetti nel finale lascia l'amaro in bocca anche perchè il fallo che ha portato al secondo giallo poteva essere evitato, la difesa era schierata ed il pericolo non era così imminente. Ricorda un po' il fallo fatto in occasione della punizione di Morosini che ha portato la Virtus Bergamo a vincere per 1-0 al Brianteo qualche settimana fa. Anche in quell'occasione c'era almeno ancora un difensore da superare. Ma possiamo rimproverare al capitano questo eccesso di generosità soprattutto quando spesso nelle quindici partite fin qui disputate è sempre risultato essere tra i migliori? No, non possiamo farlo così come possiamo certamente essere confidenti che domenica per LA partita potremo affidarci ad alternative pronte e capaci che non faranno rimpiangere la sua presenza.