Poule scudetto - Finale, a Fermo (FM), venerdì 2 giugno 2017 ore 17:00: MONZA - Ravenna

Iniziamo dal commento tecnico, per quel che può valere ...

Il Monza parte bene. Buono il giro palla, sebbene non brillantissimo come in altre occasioni, e riusciamo ad affondare un paio di volte soprattutto a sinistra. Poi loro salgono. Sembra quasi che a livello fisico-atletico ne abbiano di più. Tatticamente continuano a cercare il sovrannumero sulla nostra sinistra dove sanno che D'Errico e Origlio spingono maggiormente e quindi siamo iù vulnerabili difensivamente.
Arretriamo un po' il baricentro a seguito di un loro maggiore possesso palla. Questo crea qualche grattacapo alla nostra difesa. Prima un buco difensivo non viene sfruttato al megli o dai loro avanti che tentennano e perdono il tempo per tirare e poi con qualche pallone buttato dentro ma Riva, Battaiola e C. sono accorti e di pericoli veri non ce ne sono.
Proprio dalla nostra sinistra nasce l'azione del rigore. Da un'azione piuttosto innocua, in verità, che parte dal centrocampo destro avversaario, un pallone buttato avanti viene raccolto dal loro esterno e qui Origlio commette forse l'errore decisivo e cioè quello di prepararsi per il contrasto sulla corsa sul fondo. L'esterno sterza ed in questo momento Origlio è impreparato e deve rimediare. Sembra averlo quasi fattoo, mette avanti la spalla rispetto all'avversario, ma l'altro è più pronto e gli passa davanti. Sul successivo contrasto il nostro difensore colpisce l'avversario che va a terra. Il rigore non è forse solare (il guardalinee meglio appostato dell'arbitro non segnala nulla) ma ci sta. Battaiola compie quasi l'ennesimo miracolo ma questa volta il rigore è tirato molto bene, forte e angolato, e la manona di Batman non riesce a respingere.
Questo episodio, però, non scompone i nostri ma da quella giusta sferzata per riportare il baricentro nella loro metacampo. Questa permette a loro qualche tentativo in contropiede ma siamo noi a far gioco, siamo noi con la palla e, forse soprattutto, non attacchiamo a testa bassa rischiando in difesa ma lo facciamo con metodo, continuando a martellare sulle fasce.
Santonotico e Ferrario ci mettono corsa, impegno, gamba, però si trovano a fatica ed i compagni li trovano a fatica. Merito anche degli avversari, intendiamoci, ma qualcosa nella finalizzazione sembra continuare a mancare. Ed allora ci pensa D'Errico a ravvivare un po' la partita. Quando ha palla lui l'apprensione nelle fila avversarie sale costantemente. Ci prova da fuori, con scambi con compagni (intesa perfetta con capitan Guidetti) anche portando a spasso più volte diversi avversari. Arriva pure il primo legno di giornata sul finre del primo tempo. Nell'intervallo qualcuno disse:"L'hanno fatto per noi, così vediamo tutti i goal da vicino!" e mai fu più profeta. Si parte e proprio D'Errico scende sul fondo, da sinistra, fa partire un tiro cross che si infila sopra il portiere nel sette opposto. Un goal impossibile. Qualcuno fuori dallo stadio gli ha detto:"Il portiere si aspettava il cross" e qualcun altro:"Anche lui si aspettava di fare un cross!" Ed in mezzo alle risate lo stesso D'Errico:"Sì, mi è uscita una ciabattata".
Questo goal ribalta completamente l'inerzia della gara. Il Monza diventa padrone del campo. Spinge ancora senza correre pericoli e senza scoprirsi. Il martellamento è continuo e le azioni si susseguono. Ci proviamo in diversi modi, pressando alto e mettendo in difficoltà il loro fraseggio, con azioni manovrate da destra, da sinistra, con il tiro da fuori e cercando filtranti (Ferrario e Santonocito si divorano due goal da buona posizione). Da una prelibata imbucata di Guidetti per Gasparri ne esce il secondo goal di pregievole fattura. Il controllo di Gas è eccezionale ed il tempismo nell'anticipare il portiere lo è altrettanto. Gasparri, che ha diretto molto bene la sua fascia, risulta determinante nella sfida e, sulle ali dell'entusiasmo, dopo il goal risulta essere ancora più determinante. Gli avversari a questo punto si scoprono. Esce un difensore per una punta. Noi arretriamo nuovamente e loro iniziano con il possesso palla ma gestiamo tutto con tranquillità e ripartiamo molto bene in diverse occasioni. Anzi, le occasioni da goal le abbiamo quasi solo noi (ad eccezione di un tiro centrale ben gestito da Battaiola). Loro tanti palloni buttati dentro ma non sfruttati, qualche azione sulle fasce, mentre noi con D'Errico, Gasparri, Barzotti, Palazzo e chi più ne ha ... Non riusciamo a chiudere la gara trovando un portiere che, nonostante le migliaia di insulti che si è preso dalla nostra curva, è risultato certamente il loro migliore in campo aiutando anche un p' dalla fortuna che ci ha fatto colpire altri legni. A proposito di legni, di pregievole fattura anche la mezza rovesciata di Palazzo su imbeccata dalla fascia di Barzotti. Palla leggermente arretrata che Loris riesce a colpire e mettere quasi nel sette. Parte alta della traversa ma se fosse entrata sarebbe stato un goal da cineteca. Quattro minuti di recupero e poi la gioia dei biancorossi, presenti ed assenti, può esplodere.

Nonostante stia cercando di restare il più obiettivo possibile, non posso non dire che la partita l'abbiamo comunque fatta noi e l'abbiamo dominata in lungo ed in largo. Il Ravenna non ha sfigurato ma noi siamo stati decisamente superiori anche se in qualche momento sembrava che fisicamente non fossimo del tutto a posto. Con il crescere della gara, invece, abbiamo dimostrato il contrario. Qualcuno ha stortto il naso quando ha visto nella formazione iniziale la coppia d'attacco ma io ho pensato subito che Zaffaroni aveva un'idea tattica in testa e credo sia stata la vera mossa vincente. Nel primo tempo davanti è stata una battaglia molto fisica, battaglia che Ferrario e Santonocito hanno portato avanti bene anche se tatticamente e tecnicamente qualche problema l'hanno avuto. Nel secondo tempo l'ingresso di Palazzo e Barzotti ha dato più corsa nel momento in cui loro sono calati fisicamente. In aggiunta eravamo in parità/vantaggio quindi con tutti gli spazi da sfruttare. Tatticamente mossa impeccabile quella del mister. Certo, dico questo con il senno di poi ...

Passando al pubblico ... Temevo che i tifosi ravennati potessero surclassarci. L'assenza dei SAB e di molti altri in altre "faccende affaccendati" pensavo avrebbe pesato molto di più. Se invece è certamente pesata in quanto ad organizzazione (striscioni, coreografia, costanza dei lanciacori etc. etc) non è pesata troppo numericamente. Non eravamo tantissimi, forse più della cinquantina che qualcuno ha citato, di certo siamo stati piuttosto uniti ed abbiamo cantato con buona costanza. Non c'era un lanciacori, ce n'erano una decina. Spesso i cori non erano legati al momento, anche qualche coro d'antan ne è uscito, qualche coro ripetitivo e così via, però ci siamo divertiti un sacco comunque. Un'altra cosa che è pesata è stato il viaggio. Non tanto perchè ha dovuto far rinunicare a molti ma pechè alcuni sono partiti alle 6/7 di mattina e sono arrivati a partita in corso. Un delirio sulla A1/A14 fino a Forlì, più o meno. Milano-Fidenza la si percorreva in 3h (dicevano alla radio) e a Bologna altre ore in cosa ferma. Io me la sono cavata con code a tratti su tutta la A4 e poi seguendo il navigatore ho fatto diversi pezzi di statale anche intorno a Bologna ed ho evitato, quanto meno, di stare fermo in coda per ore. Ho comunuqe impiegato 7h per andare (e 4h 30m a tornare!!!). Mi han fatto saltare il previsto bagnetto in mare prima della gara ... Vabbè, come ha detto il Ghezzi ad un giocatore, mai ore di coda furono spese così bene!
Comunque sia, loro certamente più organizzati, più ultras, anche se numericamente non erano molti più di noi. Si sono fatti sentire anche grazie al tamburo ma, onestamente, in curva da una parte all'altra non è che si sentisse così bene. L'acustica dello stadio era abbastanza approssimativa e questo forse ci ha un po' aiutato.

Per chiudere ... I voti.
Voti, in questo caso, non me la sento di darne se non un 10 e lode a tutto e a tutti. Una stagione magnifica che, indipendentemente dalla categoria, sarà indimenticabile per milioni di ragioni. Per il futuro, l'augurio è quello di rivivere centinaia di partite con le medesime emozioni di ieri che, in questo momento, restano comunque non commentabili. Bisogna viverle per capirle ma, soprattutto, bisogna condividerle con gli ... AMICI MIEI! SEMPRE PRONTI A DAR LA MANO, DA VICINO E DA LONTANO, QUESTI SON GLI AMICI MIEI!!!