Il Papersera

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29/05/2019 17:41

Certo che anche te, monza72 ... Ero riuscito a non vedere quell'articolo e stavo molto bene! Ora che me l'hai fatto leggere mi sono incazzato ancora.


Sarebbe facile (e ci consentirebbe di fare anche qualche lettura in più...) cavalcare l'onda del malcontento dei social e affermare che questa sia stata una stagione negativa per il fatto di non aver vinto la Coppa Italia e o per non essere andati avanti nei play off.



L'onda del malcontento dei social è una stronzata, chi se ne frega di quattro defincienti (compreso il sottoscritto) che scrivono quattro cazzate. A maggior ragione di chi (in questo caso escludo il sottoscritto) critica magari anche offendendo, per partito preso o per simpatie. Non è il malcontento dei social che dovrebbe preoccupare o far pensare bensì le opinioni degli addetti ai lavori che, visto il Monza giocare, dicono all'unanimità che questa stagione è stato un flop.


Certo, è evidente che tra i tifosi ci siano molti delusi per come sia finita questa stagione. E' innegabile che tutti noi avremmo preferito festeggiare il primo trofeo dell'era Berlusconi e una promozione in serie B al primo colpo. Ma nel calcio non funziona proprio così. Non si raggiungono le promozioni soltanto con i nomi. Non si vincono i trofei soltanto con gli investimenti pesanti. Purtroppo per noi servono anche tanto tempo e molta pazienza.



Questo è un bellissimo paragrafo pieno di ... Nulla. Chi non avrebbe preferito vincere alzi la mano. Alzi la mano anche chi sostiene che a calcio non si vince con i soldi. Bene, ora che avete tutti le mani alzate potete abbassarle. Non serve nè tempo nè pazienza, serve solo competenza e capacità di gestione. Se non vogliamo discutere la competenza in particolare del mister, mi si conceda che sulla capacità di gestione della rosa a livello tecnico, tattico e atletico più di un dubbio sia stato evidenziato.


Ecco, al Monza di quest'anno è mancato proprio il tempo. La squadra del criticato Cristian Brocchi, in 4 mesi, ha giocato quasi una trentina di partite. E' stata un'autentica corsa contro il tempo per acquistare i big della serie C, farli ambientare, costruire una squadra e ottenere i risultati. Il quinto posto finale resta un risultato di tutto rispetto, anche considerando le buonissime partite contro Triestina e Pordenone dove si meritavano ben altri risultati... Il cammino in Coppa, facendo fuori avversari importanti, dimostra come il lavoro fatto sia stato buono: magari vincente (per un gol, ragazzi, per un gol....), ma sicuramente propedeutico per la prossima stagione.



Il tempo non è mancato. Certo, da gennaio a maggio non è molto il tempo per costruire una squadra ma se hai giocatori di categoria è più facile. Se poi aggiungi che abbiamo avuto per almeno due/tre mesi in più ad allenarsi un certo Fossati ed un certo Lora che, alla fine, hanno giocato meno di me nel mio campionato di pallavolo (per la cronaca, non ho mai giocato ...), possiamo sostenere che quel tempo l'hai usato male.
In 18 settimane abbiamo disputato 29 gare (che dire quattro mesi ed una trentina non si rende l'idea ...), praticamente una partita e mezza a settimana di media. Ed è proprio qui che si evidenzia la mala gestione. Avremmo dovuto sfruttare tutte queste partite per dare un'identità alla squadra. Per dare costanza agli uomini ed alle tattiche in maniera tale da costruire gl iautomatismi. Ed invece ... Una formazione diversa ogni partita, uomini diversi, fuori ruolo, con compiti non adatti e chi più ne ha più ne metta. A maggior ragione, dopo aver acquistato giocatori di B e alta C, l'integrazioe dovrebbe essere più veloce.

E poi, vero che siamo arrivati in fondo alla coppa ma giocando, di fatto, sempre in casa, vincendo per un gol a zero e disputando solo quattro scontri reali, il doppio confronto con il Vicenza (con vittoria all'andata risicata e senza giocare un buon calcio ed un pareggio nel ritorno dove non possiamo dire di aver dominato) e con la Viterbese (andata giocata bene per mezz'ora tra il 30° ed il 60°, ritorno giocato malissimo). Per quel che riguarda il campionato si ricodano solo Triestina (avremo anche giocato bene ma perso 1-3, o si parla dell'andata con Zaffaroni?) e Pordenone (pareggio comunque giusto) ed io avrei anche aggiunto la trasferta di Bolzano all'ultima di campionato mentre ci si dimentica della sconfitta casalinga con il Gubbio e delle esterne con Giana e Albinoleffe (meritorie di citazione non per il risultato in se ma per la prestazione che ha portato alle tre sconfitte). Per non parlare di tante altre gare dove non abbiamo convinto, per usare un eufemismo.
Certo che tutto questo è certamente propedeutico alla prossima stagione, ma solo se impariamo dagli errori commessi e se questi li mettiamo sotto il tappeto come la polvere la crescita non ci sarà mai. Si può anche continuare con il tanto (giustamente, ma è un'opinione) vituperato allenatore Brocchi ma che ci si renda conto che gli errori commessi potrebbero ripetersi nel prossimo futuro.


Si poteva vincere già quest'anno? Si, certamente. Si doveva vincere? No, assolutamente. Ad inizio stagione la Juventus, per bocca del suo presidente Andrea Agnelli, doveva vincere la Champions League e sappiamo tutti com'è finita. Il Milan doveva ritornare in Champions League e sappiamo tutti com'è finita. L'Inter doveva essere l'anti Juve e sappiamo tutto com'è finita.


No, l'errore è guardarla proprio in questo modo. In realtà la domanda è un'altra e cioè, si poteva perdere? Certo che sì! Ma non in questo modo! Cioè nella doppia doppia sfida (scusate il gioco di parole) con Viterbese ed Imolese abbiamo regalato almeno una gara agli avversari. Non abbiamo fatto giocare la squadra più forte possibile ma, anzi, l'abbiamo schierata in modi differenti per ogni gara e con interpreti che, anche messi fuori ruolo, hanno reso meno di quanto potevano.
Quindi, non si doveva vincere ma nemmeno perdere contro squadre da oratorio (con tutto il rispetto).


Tutto questo per dire che nel calcio nulla, ma proprio nulla, è così scontato. Di certo, in questo Monza, c'è la volontà di investire tanti soldi in questa società, nelle strutture e nella squadra. Sta nascendo probabilmente il Monza più forte della storia, non dimentichiamocelo.


Niente di scontato è una cazzata. Se lavori bene con competenza, i risultati arrivano sempre. Che poi la società stia lavorando bene sotto molti punti di vista è innegabile ma è il piano meramente tecnico che ha lasciato a deisderare. Sta nascendo il Monza più forte di tutti i tempi? Non ho dubbi. Ma se il compromesso sarà quello di dover scendere a compromessi per un procuratore, un giocatore, un allenatore ... Beh, risulteremo sempre come un'incompiuta come lo siamo stati quest'anno.
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L'ALCOOL E' NEMICO DELL'UOMO ...
CHI FUGGE DAVANTI AL NEMICO E' UN CODARDO!

(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)

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