Sabato 1 dicembre ore 14:30, stadio Pietro Barbetti di Gubbio: Gubbio - MONZA

Inutile ribadire il concetto che dalla televisione si vedono certe cose mentre allo stadio se ne vedono certe altre.
Solo allo stadio ci si è accorti del freddo vento gelido che ha rotto le scatole tutta la partita. Se ne sono ben accorti lo scarso contubernio di ragazzi che ha voluto seguire praticamente tutto il secondo tempo a dorso nudo! Beh, il vin brulè a fiumi ha certamente aiutato ad affrontare la temeraria prova.

Ma i ragazzi in campo il vin brulè non l'avevano ed il vento ed il freddo l'hanno certamente sentito come è ovvio che l'abbiano sentito entrambe le squadre.
Inoltre, entrambe le formazioni venivano da situazioni non troppo idilliache a livello di risultati quindi, soprattutto all'inizio, entrambe hanno pensato a difendersi studiando l'avversario. Solo con il trascorrere della gara si è provato a fare qualcosa di più.
Da parte nostra, non concordo con Cesa che dice che abbiamo giocato in quattro in meno. Secondo me abbiamo giocato con qualche giocatore adattato in ruoli che non gli competono che è cosa diversa.
Per esempio, Reginaldo non è una prima punta. Inutile che pretendiamo da lui certi movimenti e certe situazioni, non le sa fare. Possiamo mettere una mandria di buoi a tirare la carrozza ma non pretendete che vada veloce, altrimenti dovete utilizzare dei cavalli!

Poi si spara a zero su tutto e tutti ma la gara non è stata molto diversa da quella di Pontedera (per fare un esempio a caso) della passata stagione. Rischiato praticamente nulla e costruito praticamente altrettanto.

Abbiamo lasciato fuori D'Errico? Beh, sì, sembra uno spreco e non ho dubbi nel dirlo se non che forse Brocchi ha valutato un qualcosa che noi non sappiamo. Ho sentito di voci che dicevano di una settimana difficile per il nostro giocatore ma non è dato sapere se a livello di salute personale o di acciacchi fisici.

In mezzo a tutto questo baillame io però ho visto un accenno di squadra. Oh, certo, c'è moltissimo da lavorare, però mi pare che a livello tattico la squadra si stia allineando alla visione del mister.
Giro palla appena sufficiente per uscire dall'area e far partire l'azione, ma anche verticalizzazioni negli spazi per salire più in fretta. Aggredire più alti rispetto alla linea mediana cercando pressione in determinate zone del campo. Non so se queste zone siano fisse o se si modifichino in base all'avversario ma abbiamo degli uomini e dei movimenti (non sempre azzeccati a dire il vero) dedicati a queste situazioni. In quest'ottica il rientro di Barba mi è sembrato fondamentale. Gioco poco appariscente il suo ma molto di sostanza. Ha quella capacità di filtro e di far ripartire l'azione con una certa velocità che ci è un po' mancata.

La scelta di Guidici terzino, poi, in quest'occasione non mi è dispiaciuta. La può supportare per il tanto lavoro fatto con Zaffaroni proprio sulla fase difensiva mentre in quella propositiva è sempre stato il suo pane. Ora quel ruolo lo può ricoprire anche se l'esterno di centrocampo è più il suo ruolo. Piuttosto che l'Adorni degl ultimi tempi, con l'assenza di Caverzasi e con i compiti che il mister assegna a quel ruolo, la scelta può essere condivisibile.

Non tutto è stato fatto come si deve, intendiamoci, ci sono molte situazioni dalla cintola in su che non sappiamo ancora affrontare. Un esempio su tutti ... Dopo l'ingresso di D'Errico, lui si è piazzato per lo più sulla fascia sinistra. Sappiamo che con la palla tra i piedi lui ha due movimenti preferiti, uno quello del fintare il fondo, sterzare a destra per saltare l'uomo (o gli uomini) e poi crossare/tirare. L'altro movimento è invece quello di fintare il rientro, andare sul fondo entrando in area e creare scompiglio. Domenica ha tentato almeno quattro/cinque volte il primo movimento e praticametne mai il secondo. Perchè? Perchè una volta Iocolano, un'altra Ceccarelli e magari anche altri, andavano in profondità a dettare un passaggio che non è nelle corde di D'Errico precludendogli la corsa verso il fondo campo. Questa è un'intesa sulla quale serve certamente lavorare in allenamento ma solo giocando e giocando e poi ancora giocando insieme che si acquisisce in maniera naturale. Ci sono istinti nei giocatori che devono essere addomesticati e ci vuole tempo per farlo. Sempre che si riesca. Questa mancanza d'intesa la si nota anche per i diversi palloni persi dagli avanti. Se dietro la palla gira abbastanza bene anche grazie a movimenti provat e riprovati nel tempo, davanti i giocatori devono sempre guardare ed interpretare la situazione prima di fare un passaggio e questo ti fa perdere tempi di gioco. Inoltre, noi per essere pericolosi dobbiamo per forza aumentare la velocità della manovra ma questo comporta che se l'intesa c'è, i passaggi riescono, altrimenti la percentuale di errore sale enormemente. Per questo, soprattutto davanti, perdiamo parecchi palloni.

Tra le note di colore ci metterei che alcuni ragazzi (credo D'Errico e Ceccarelli) hanno ceduto i pantaloncini ai tifosi in curva e, in conclusione, il saluto dell'ex Battaiola. Contestazione tra le fila dei tifosi eugubini. Ad inizio gara cori e striscioni inneggianti all'allenatore appena destituito che è stato prima giocatore e capitano per molti anni e che dirigeva la squadra già da un paio di anni. I tifosi hanno anche smesso prima di cantare per spostarsi deitro la porta del Monza e contestare i dirigenti della società che, presumibilmente, erano presenti nella tribuna opposta.
Stadio piccolino e comunque accogliente. Credo che la nostra visuale fosse forse anche migliore rispetto a quella dei locali visto che le loro tribune erano più lontane dal campo data la presenza della pista d'atletica mentre la classica tribuna Ceta degli ospiti era posta sopra questa a ridosso del campo.

Già detto dei nostri tifosi. Ventisette anime che hanno cantato dall'inizio alla fine senza pause. Ad oggi, noi siamo quelli che più si meritano la serie B.

Detto tutto questo, non ero mai stato a Gubbio. Davvero una splendida cittadina da visitare. E' stata comunque una bella gita, nonostante la partita tutt'altro che entusiasmante.

Curiosità per Brianzolo, al ritorno ho seguito per la E45 per poi raggiungere Cesena e da lì riprendere la A14 (dopo la sosta in piedineria!!!). Non so se avete fatto anche voi quella strada o se siete tornati da Fano, comunque sia, cambia poco da una parte o dall'altra.