Vero Volley Monza

Come ben sapete, ho a che fare con la pallavolo da quando avevo quindici anni quindi penso di saperne un pochino essendo passato da semplice atleta ad allenatore a dirigente a consigliere seppur sempre un una società dilettantistica di paese (che comunque conta quasi duecento tesserati).

Nonostante tutto questo, non sono mai stato tifoso di una squadra di pallavolo. Mai. Questo perchè, fondamentalmente, non mi piace assistere alle partite di pallavolo se non sono coinvolte le mie suqadre ed i miei atleti. Senza un pathos, non esiste tifo. Non ho tifato nemmeno durante i tanti anni di vertice del volley Bergamo con il quale, per diverse ragioni, ho avuto a che fare a livello giovanile agonistico o formativo per allenatori e dirigenti. Pensate che ho conosciuto uno dei più importanti dirigenti del Volley Bergamo solo perchè il figlio giocava nella stessa squadra giovanile di uno dei miei. Ci si vedeva alle partite o a qualche allenamento e ci si metteva a discutere dei massimi sistemi senza sapere chi fossimo fin quando una comune amica un giorno mi dice:"Ma tu sai chi è?" me lo disse con un tono come per dire "impossibile che non lo sai, sei nella pallavolo da sempre!" e poi ha aggiunto "Ma lui è...". L'ho guardata, l'ho guardato e... "Scusate, ma il nome non mi dice nulla!" Vabbè, non ho fatto una bella figura in effetti ma per me la pallavolo è altro. Non è il vertice ma è la base. Per me la pallavolo sono fatte di squadre non selezionate composte da ragazzi scartati dal calcio o da ragazze che con la danza non hanno avuto possibilità. La pallavolo è quella squadra che quando nelle giovanili vince un set è come se avesse vinto il campionato. La pallavolo per me è un servizio alla comunità e non per forza un'eccellenza. Non giudico e non voglio denigrare chi intende la pallavolo in altro modo ma di certo è uno stile diverso dal mio spirito.

Questa premessa per dire che, fondamentalmente, non me ne frega nulla della pallavolo di vertice. Nè maschile nè femminile. Anche se in realtà un tempo ero simpatizzante (non propriamente tifoso perchè non ho mai visto una partita dal vivo) della Maxicono Parma ma solo perchè in quella rosa di fenomeni c'era il mio giocatore simbolo. Il termine di paragone tecnico, fisico e morale che ho avuto nella mia vita sportiva. Parlo di un certo Andrea Giani. Dicevo, la premessa anche per dire che non sono così informato sulle vicissitudini di questo o quel giocatore (intesa in senso generico quindi sia maschile che femminile). E non sono particolarmente informato nemmeno sulle squadre in generale. Però, per curiosità e per studio/conoscenza, conosco vari tipi di modelli organizzativi che consentono a tali società di seguire un determinato cammino. Quello che mi sento di dire sul Vero Volley, e che credo di aver già scritto in altro modo, è che la "sciura" ha messo in piedi un modello organizzativo all'avanguardia creando un qualcosa che non è mai esistito nella pallavolo moderna. Non ai livelli raggiunti dal Vero Volley in questi anni e non con un modello così organizzato.

Il fatto che l'anno scorso si sia arrivati in finale scudetto per il femminile e che quest'anno tocchi al maschile oltre al fatto che le bistrattate ragazze abbiano ancora la possibilità di vincere la Champions il 5 maggio contro Conegliano, è la punta dell'iceberg del movimento.
A titolo assolutamente informativo, per brianzoeu in particolare, la curiosità è che la squadra che si chiama Vero Voley Milano (quella femminile) sia però iscritta con la matricola della Pro Victoria Monza mentre il Vero Volley Monza (quella maschile) sia iscritta con la matricola del Volley Milano. Sì, effettivamente sono peculiarità degli sport dilettantistici (perchè sapete che la pallavolo è da considerarsi tale, vero?) ma sono cose che cpaitno spesso.
Detto della bontà del lavoro svolto dal Consorzio, vi aggiuno una piccola informazione che forse è sfuggita a chi di pallavolo interessa il giusto. Di recente è stato siglato uno dei tanti accordi che il Consorzio ha con altre realtà di tutta Italia. L'accordo è stato fatto con una società bergamasca che da qualche anno sta cercando di portare avanti un discorso legato al giovanile femminile e che sta cercando di soppiantare lo strapotere di un tempo del Volley Bergamo. Anche questo è un consorzio di società ma molto più fluido e dinamico del Vero Volley ma anche molto meno organizzato. Sto parlando del Chorus volley. Ho miei ex allenatori, alcune ex atlete e diversi conoscenti in quel consorzio. Mi fa piacere che abbiano sottoscritto quell'accordo perchè significa che stanno crescendo ma, in tutta onestà, avrei sperato che potesse crescere da soli diventando un'alternativa al Vero Volley ma, probabilmente, non c'è stata la forza dirigenziale di andare oltre.
Tutto sommato, però, rimane la bontà del lavoro portato avanti dalla "Sciura" e questo non me lo toglierà nessuno dalla mente.