Pessimismo e rassegnazione, che brutti sentimenti che avete in questo momento.
Ma ormai è certificato, si vince e tutti che pensano all'Europa, si perde e tutti si pensa allo sbaraccamento ed alla retrocessione iniziando dei processi a tutto ciò che ruota intorno al Monza.
Un po' di equilibrio ci vorrebbe ma non è caratteristica del tifoso.
Abbiamo perso a San Siro con un 2-0 che è stato stretto per i milanesi ma che sarebbe potuto anche essere più tirato se consideriamo le occasioni sprecate ad inizio secondo tempo. Per 70 minuti ce la siamo giocata alla pari dei vice-campioni d'Europa che in queste prime tre giornate hanno dimostrato di essere una spanna sopra a tante altre squadre. Abbiamo vinto, e convinto, contro un Empoli che è certamente vero che rimane ultimo da solo in classifica e che ha avuto le sue occasioni per avere un risultato migliore con noi, ma è anche vero che lo zero in classifica è dovuto a partite contro un Verona che è partito decisamente meglio l'anno scorso oltre che avere l'onda dell'entusiasmo della nuova proprietà ed è anche vero che oltre a noi ha incontrato la vecchia signora. Poi la partita con l'Atalanta. Forse qualcuno si era illuso dato il risultato di Frosinone ma quella è tutt'altro che la vera Atalanta. Abbiamo visto una squadra quadrata, fisicamente prestante, atleticamente pronta e tecnicamente da Europa, cosa che certamente noi non siamo. Abbiamo qualche problema fisico con Izzo e Marì che hanno avuto problemi in preparazione e che stanno recuperando. Dietro ne risentiamo come abbiamo visto anche con l'Empoli. Recupereremo. Abbiamo visto un attacco sterile, asfittico, con tanti problemi nel trovare le soluzioni offensive corrette. Rimane, a mio avviso, un problema di intesa. Colombo è arrivato da un giorno, se davvero sa fare quei movimenti e li sa fare nei momenti giusti, con calma e pazienza qualcuno arriverà a trovarlo. Se non sei abituato a giocare in un certo modo quelle soluzioni non te le aspetti. Giocherà con i compagni ed impareranno a conoscersi. Diamogli tempo.
Ora, squadra da Europa non lo eravamo manco l'anno scorso. Se non fosse stato per i problemi giuridici della Juventus non eravamo manco lontanamente in corsa. L'anno scorso è stato un anno eccezionale da molti punti di vista, ripeterlo sarà difficile, ma tornare a capire quale è la nostra vera dimensione attuale è fondamentale per trovare quell'entusiasmo necessario che ti fa arrivare sul pallone un decimo di secondo prima e che ti fa provare a recuperare anche dopo che una partita si è messa male (vedi Fiorentina a Monza l'anno passato). Siamo questi, almeno fino a gennaio, e questi rimarremo per quasi tutta la stagione. Impariamo a giocare insieme e vedrete che i risultati arriveranno.
Tutta la dietrologia su società, mercato ed organizzazione lascia il tempo che trova. Se siete dentro potete capire come funziona ma visto che, come me, siete fuori è meglio lasciar perdere. Io rimango ottimista sulla stagione perchè il mio obiettivo, che poi è lo stesso che fino ad uno o due anni fa veniva sbandierato dall'Atalanta, è la salvezza. Anche risicata all'ultimo secondo, ma è l'unico obiettivo che mi sono posto da sempre. Tutto il resto conta zero.
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L'ALCOOL E' NEMICO DELL'UOMO ...
CHI FUGGE DAVANTI AL NEMICO E' UN CODARDO!
(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)
L'utente più pirla del forum sul blog1912