La società è in confusione e non era, e non lo è nemmeno oggi, strutturata per la serie B.
L'inizio ad handicap dato dai corsi e ricorsi che hanno bloccato il mercato estivo erano solo un palliativo per nascondere le mancanze di una società che non ha mai programmato nulla che andasse oltre al proprio naso. Poi bisogna fare tanti complimenti per la stagione scorsa e pure per buona parte di questa perchè, in fondo, non è mancato nulla a nessuno. Però la qualità della rosa e la mancanza di decisione nella guida tecnica sono stati fondamentali nel tracollo delle ultime settimane. Non si guida una società di calcio con la pancia. Mai. Serve testa e programmazione. Una retrocessione era da mettere in conto quest'anno ma se si fosse ragionato con la testa si sarebbe dovuta utilizzare questa esperienza per crescere e per tornare in B nel prossimo futuro con maggior consapevolezza ed organizzazione.
Si sta sfruttando male l'occasione perchè Di Nunno è uomo di pancia e l'ha dimostrando entrando in campo e minacciando un arbitro l'anno passato. Poi non possiamo non riconoscere che abbia compiuto un miracolo sportivo investendo anche tanto denaro ma non si può pensare che questo progetto, così guidato e strutturato, possa avere un futuro ad ampio respiro. Spiace per gli amici lecchesi ma questa è la cruda realtà. Poco più poco meno.
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L'ALCOOL E' NEMICO DELL'UOMO ...
CHI FUGGE DAVANTI AL NEMICO E' UN CODARDO!
(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)
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