Ghe s'eri anca mi.
Per l'occasione anticipai il rientro dalle vacanze (Calabria) prendendo il treno da solo. Non fu una scelta indolore: dovetti abbandonare la tipica adolescenziale cotta estiva per una ragazza che finalmente si era accorta di me, dopo anni che la puntavo. E che negli anni a seguire non riuscii a vedere mai più.
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Ma il richiamo patrio era troppo forte. Ero andato al giorno della posa della prima pietra, l'avevo visto crescere, fermarsi per anni per le solite vicende sulle tangenti, e finalmente concludersi seppur col disegno originale stravolto. Nel Brianteo riponevo tutte le mie speranze, tutti i miei sogni di vedere finalmente il Monza in serie A.
Trent'anni dopo, disilluso fino all'apatia, lo definirò un ecomostro.