Restyling U- POWER-STADIUM

Caro brianzeu non sono concorde.
Innanzitutto, se ben gestite le strutture comunali possono essere un importante risorsa per la città. Il mantenimento della proprietà significa che quel bene è della collettività e a questa rimane da qui la giustificazione delle spese di costruzione della struttura ed i costi di manutenzione affinchè questa resti usufruibile.
Poi la struttura stessa non dovrebbe essere gestita dal comune stesso in quanto sappiamo bene come avengono certe gestioni, pertanto qui subentra il privato. Il privato gestisce una struttura sempre e comunque per conto della collettività.
Per fare un esempio, se non avessimo avuto gli anni di malagestione, da Seedorf in poi certamente, il nostro stadio avrebbe ricevuto qualcosa come 300/350 mila euro di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. Ovvio che non sarebbe diventato come lo Juventus Stadium ma avrebbe comunque mantenuto una certa decenza che, ad oggi, non ha più. Non concordo nemmeno con cesa, nessuna carta bianca al privato, essendo un bene della collettività (per il quale avete già speso un sacco di soldi, vorrei ricordarvi) è giusto che un controllo e dei vincoli vengano messi al privato. E da quel che ho capito io, Colombo non chiede carta bianca ma che questi vincoli siano palesati immediatamente, prima di presentare un piano di finanziamento dell'opera perchè se, per assurdo, non posso costruire sotto i nuovi distinti una gelateria, non andrò a coinvolgere come finanziatore un gelataio ...

Quindi, patti chiari e amicizia lunga. Il comune decida cosa vuol lasciar fare a Colombo e Colombo chiarisca cosa e come vuole farlo. Credo/Spero che durante l'ultima riunione siano stati chiariti questi punti in maniera tale da poter iniziare la ricerca di un compromesso vantaggioso per tutti.