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Ultimo Aggiornamento: 20/03/2024 15:12
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14/10/2020 00:49

Il primo campo di gioco dove l'F.B.C. Monza iniziò l'attività di allenamento, disputando i primi incontri, fu quello dei Boschetti Reali, dove già erano presenti altre società calcistiche (il Convitto Fumagalli e il Veloce Club Monzese). Per gentile concessione della Pro Victoria[8] gioca sul terreno sito in via Vittorio Veneto angolo via Duca d'Aosta a Triante, dove ora sorge la Parrocchia del Sacro Cuore e il suo oratorio[9]. Lì disputò il campionato di Terza Categoria 1913-1914, ma quando la Pro Victoria lo abbandona perché si trasferì in via Carlo Cattaneo[10] rinunciando a rinnovare l'affitto annuale il Monza dovette chiedere il subentro precisando di essere intenzionata a cintarlo con una palizzata in legno[11].


Il campo delle "Grazie Vecchie" (1919).
Il campo di Triante apparteneva al Comune e fu già difficile ottenere la concessione della recintatura, che avrebbe permesso di far pagare il biglietto d'ingresso e poter iscriversi al campionato di Promozione come stabilito dai regolamenti FIGC dell'epoca[12], perdipiù era scomodo e troppo lontano dal centro: la tranvia più vicina passava da via Borgazzi e o lo si raggiungeva a piedi oppure ci si arrivava pagando una carrozza, cosa improponibile per lo sparuto pubblico dell'epoca. È per questo motivo che i dirigenti si danno da fare e, dopo ottenuto il benestare da parte della Curia, ottengono di per poter utilizzare il campo situato dietro il Santuario delle Grazie Vecchie che si trova attaccato alla cinta del Parco di Monza oltrepassato il Lambro[13][14], raccolte 3 000 lire[15] con una pubblica sottoscrizione per la costruzione della tribunetta lo inaugurano il 13 maggio 1915[16] ospitando Milan, Chiasso e Juventus Italia.


Inaugurazione del nuovo campo di Via Ghilini (1923).
L'evento suscitò l'interesse da parte anche dei giornali dell'epoca che dedicarono ampio spazio all'evento[17].

La società cresceva e le esigenze per affrontare l'attività sportiva richiedevano strutture adeguate. Il vecchio terreno delle Grazie Vecchie iniziava a risultare troppo stretto, così che si progettò la realizzazione di un nuovo terreno di gioco, questa volta di propria proprietà[18] costituendo la "Società Cooperativa Campo Sportivo" per raccogliere i fondi con azioni da 100 lire[19]. Il 23 febbraio 1923, con l'amichevole contro il C.S. Gloria di Fiume venne inaugurato il campo di Via Ghilini, dotato di una tribuna in legno in grado di accogliere circa 1 000 spettatori seduti.

Il Monza gioca in via Ghilini fino al 1945 disputando anche il "Torneo Misto Serie C-Prima Divisione 1943-1944" organizzato dal Direttorio II Zona (Lombardia). È tra la terza e la quinta giornata d'andata che il Monza, tornato a disputare in casa dopo tre settimane la quinta partita il 5 marzo contro la Falck (non giocava in casa dal 13 febbraio e si era recato in trasferta a Lecco il 20 febbraio), trova la sgradita sorpresa di trovare completamente smontata la propria tribuna ed asportate tutte le travi di legno per poterle bruciare (i colpevoli non furono rintracciati)[20].


Visione dall'alto dello stadio Sada
Dopo la liberazione, a conflitto concluso, il club rispolvera un vecchio progetto pubblicato prima dell'inizio della guerra su "Il Popolo di Monza"[21] e chiede di poter ottenere lo spazio libero dietro alla stazione di Monza essendo rimasto abbandonato il piazzale, precedentemente utilizzato come camposanto e poi dal 1930 per le adunate fasciste, tra la chiesa di San Gregorio e della vecchia Casa del Balilla (G.I.L.). La G.I.L. fu in parte recuperata come cine-teatro ed il Comune si impegnò a dare all'A.C. Monza un campo nuovo che venne inaugurato il 21 ottobre 1945.

Per i primi 3 campionati in Serie C gli spettatori si accalcavano lungo la rete di recinzione ed una collinetta con un piccolo tubolare e legno fungeva da tribuna. Ma poi per il Monza arrivò la promozione in Serie B e il San Gregorio, come era stato battezzato il campo, aveva bisogno di una tribuna nuova e capiente, di modo tale da realizzare un vero e proprio stadio. I soci del Monza, cedendo al Comune il vecchio campo di Via Ghilini, ottennero in cambio la costruzione di una tribuna costruita col cemento armato, quella che ancora oggi troviamo al Sada. Lo stadio conservò il nome di San Gregorio fino alla fine della stagione sportiva 1952-1953. Dalla stagione successiva fino alla fine del 1964-1965 fu chiamato "Stadio Città di Monza" sebbene la cappelletta di San Gregorio fosse ancora lì alla fine del piazzale adibito a parcheggio. Lo stadio fu poi definitivamente intitolato la mattina del 3 dicembre 1965 allo scomparso Gino Alfonso Sada, presidente onorario[22] che a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta portò la formazione brianzola a sfiorare diverse volte la promozione in massima serie.


Nuova tribuna del Brianteo nel 2019.
La struttura però a metà degli anni settanta diventò insufficiente per quella che era ormai diventata una delle più popolose città della Lombardia e per una delle formazioni più ambiziose del campionato cadetto, tant'è che una partita di campionato, nelle stagione 1979-1980 contro il Bari, venne disputata allo stadio di San Siro per permettere al sempre più crescente pubblico brianzolo ma soprattutto ai numerosi pugliesi presenti in Lombardia di assistere al match in quella che viene considerata "la Scala" del calcio. Nel 1979 viene progettato il nuovo impianto sportivo monzese. Il 13 novembre 1982 venne depositata, ai bordi del viale delle Industrie, la prima pietra del futuro stadio della cittadina brianzola. I lavori subiranno dei ritardi negli anni (compreso l'allentamento dei tiranti della tensostruttura al pilone destro con un parziale cedimento della copertura), con il progetto rivisto in corso d'opera e ridimensionato, portando la capienza agli effettivi 20 000 posti. Lo stadio Brianteo venne inaugurato il 28 agosto 1988 con la partita di Coppa Italia Monza-Roma terminata con il punteggio di 2-1 in favore dei brianzoli con reti di Casiraghi, Giannini e Mancuso. L'impianto si dimostrò subito anacronistico perché sovradimensionato per la realtà monzese, non più in grado di attirare un pubblico numeroso come quello della fine degli anni settanta. Numerose sono state le proposte di riqualificazione dell'area, creando la cosiddetta cittadella dello sport monzese, ma a causa della mancanza di fondi da parte delle istituzioni il progetto non è mai partito.

Centro di allenamento
Sede d'allenamento della formazione brianzola è dal 1992 il Centro Sportivo Monzello di via Ragazzi del '99, nella periferia nord di Monza. L'impianto è dotato di 8 campi da gioco regolamentari, due dei quali con tribune scoperte da 600 e 900 posti, 12 spogliatoi, una palestra predisposta per la preparazione fisica degli atleti, una sala dedicata ai test medici e un edificio che ospita gli uffici, la segreteria e la sede della società. Esso accoglie inoltre l'intera attività agonistica del settore giovanile biancorosso, dagli allenamenti agli incontri di campionato. Per tanti anni tuttavia il centro non era stato oggetto di alcun intervento manutentivo e di migliorie.

Nel corso del 2019 sono stati avviati sia gli interventi di manutenzione straordinaria urgenti di messa in sicurezza, sia quelli innovativi tuttora in corso.

Concluso il contenzioso con il precedente gestore, il primo Luglio è stato finalmente inaugurato il bar, dato in gestione ed utilizzato anche come punto vendita abbonamenti.

Non meno rilevanti i lavori nella gestione del verde, sia per decoro del centro che per esigenze operative che si tradurranno in un'importante piantumazione di alberi su aree pubbliche.

Infine, è stato realizzato un ristorante ad uso interno destinato a calciatori e dipendenti e sono stati completamente ripensati sia il parcheggio esterno che gli accessi al centro.

Durante la pausa estiva sono stati portati a termine gli interventi di innovazione delle strutture sportive al fine di permettere le condizioni ottimali di allenamento a tutte le formazioni biancorosse.








""""""Il 23 febbraio 1923, con l'amichevole contro il C.S. Gloria di Fiume venne inaugurato il campo di Via Ghilini, dotato di una tribuna in legno in grado di accogliere circa 1 000 spettatori seduti.""""

via Ghillini è dietro al Sada sull'altra sponda del Lambro

esci dalla ciclabile

ma quale è quello a dx di Carlo Codega ?

mi pare di aver letto una volta Pro Vittoria?

poi scendi a dx e arrivi alla Cascinazza
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