IL FENOMENO

Primo anno di serie D, assisto ad uno dei primi allenamenti a Monzello, nel grigiore tecnico generale noto un ragazzo brevilineo che con la palla fa quel che vuole ed esclamo "ma questo (per la categoria) è un fenomeno.
Ne parlo al Monza Club dicendo che certe cose ultimamente le avevo viste fare solo a Gasbarroni, ma i ben informati, giustamente, mi fanno notare come sia facile all'espulsione e che troppo spesso giochi solo per lui in pratica una "testa matta".
Tutti sappiamo come è andata quella stagione e molto spesso allo stadio venivo preso in giro con frasi "Oggi il tuo fenomeno non ha fatto un c... se va avanti così si fa buttar fuori".
Secondo anno di D... vado ad uno dei primi allenamenti di Zaffa, che urla come il miglior Sonzogni, ad un tratto il Mister ferma il gioco e apostrofa alcuni giocatori rei di non aver fatto un movimento senza palla con una frase "non fate come quel .... di D'Errico.
Nella seconda stagione dell'era Colombo il Monza è una corazzata quasi imbattibile, vince campionato e scudetto dilettanti ed Andrea è il miglio giocatore di tutta la categoria non solo per il suo tasso tecnico ma anche per come sappia soffrire insieme alla squadra quando c'è ne bisogno... in pratica "Un trascinatore".
A giugno/luglio l'ambizioso Piacenza cerca forte il nostro fantasista e mette sul piatto un contratto molto ricco, ma Andrea, da ragazzo intelligente qual'è sa che se vuole rilanciarsi nei Pro deve rimanere a casa sua, deve restare al Monza.
Oggi D'Errico è nella Top 11 di "Tutto serie C" ma quello che fa rimanere a bocca aperta è la motivazione " Ha dimostrato di saper coprire tutto il campo ripagando la fiducia del Mister Zaffaroni: dedizione,senso del sacrificio ma anche del colletivo. Tutte caratteristiche per far strada".
Se Andrea riuscirà a far diventare queste parole un punto di parteza e non d'arrivo potrà ambire a categorie superiori e forse a trascinarci, la prossima stagione, anche il "suo" Monza.