gavorrano-MONZA

Uhm, questa storia del 433 non mi convince.
Meglio, dovreste sapere meglio di me che ormai il calcio moderno non si può tatticamente legare a tre o quattro numerini. Di norma esistono una fase offensiva ed una fase difensiva che vengono gestite in due modi diversi in quanto a posizioni in campo. All'interno di queste posizioni esistono poi delle disposizioni, dei compiti, dati ai singoli che possono variare a seconda dell'avversario o della situazione. Se si verifica questa situazione ci si adatta in questo modo.
Zaffaroni è molto bravo in questo. Prepara le situazioni ed insegna ai suoi come reagire a queste.
Quindi, come già sostenuto più volte, non è completamente vero che noi giochiamo con un 442 come molti millantano.

In realtà in fase offensiva noi giochiamo una sorta di 343 o 3412 a seconda delle situazioni e dei movimenti ma, principalmente, dalla posizione di D'Errico che può decidere di accentrarsi e andare a far casino dietro le punte oppure di allargarsi sfruttando le sue incursioni o le sovrapposizioni del terzino sinistro. Inoltre, all'interno della disposizione tattica, quello che molto cambia il nostro gioco è il baricentro che si decide di tenere in campo. Questo viene dettato (come dicono quelli bravi) dall'altezza che si decide di tenere rispetto alla linea della palla. Siamo più offensivi quanti più uomini si tengono vicini alla linea della palla se non, addirittura, sopra.

Il 442 che tutti millantano è in realtà il modulo adottato in fase difensiva. Anche questo con adattamenti dati dai movimenti, in questo caso, della seconda punta che, a seconda dell'avversario o della situazione, va a pressare alto oppure si allinea quasi ai centrocampisti. Sulle fasce, inoltre, come il terzino tende a raddoppiare in fase offensiva anche il centrocampista esterno tende a raddoppiare in fase difensiva e questo è permesso dal fatto che teniamo le due linee (difesa e centrocampo) molto vicine. In particolare quando abbiamo un baricentro più basso e quando andiamo "in controllo".