Le partite amichevoli sono sempre ritenute delle gare ufficiali quindi, nè più nè meno, equiparate ad una partita di campionato.
Non vengono solitamente comminate giornate di squalifica per queste ma, di norma, vengono comminate delle multe (200%500 euro) o, nei casi più gravi, viene data una squalifica "fino al".
Per questo motivo gli arbitri tendono a non ammonire durante le amichevoli anche per interventi duri. Sottolineando il carattere amichevole della partita si da per scontato che uno scontro non avviene per cattiveria. A meno che sia particolarmente pericoloso e/o violento.
Per aggirare l'ostacolo, diverse società invece che organizzare delle amichevoli organizzano degli "allenamenti congiunti". Questo libera le società da diversi impegni quali, tra le altre cose, anche quelli di organizzare una gara con tutti i sacri crismi dell'ufficialità (biglietteria, prevendita, steward etc. etc.).
Preciso, il fatto di organizzare una gara amichevole porta anche ad avere una responsabilità limitata per le società, soprattutto dal punto di vista assicurativo. Lo stesso vale per un "allenamento congiunto" che preserva comunque gli aspetti assicurativi. Se invece due società si mettono d'accordo per fare una gara senza ufficiali tà e senza comunicare a chi di dovere oltre ad andare incontro a sanzioni da parte della lega, rischia anche problemi a livello assicurativo qualora qualche giocatore si infortuni.
Tanto per dire ... Questa la circolare della Lega relativa all'organizzazione di amichevoli:
www.lega-pro.com/com/1819-1CIRC.pdf[Modificato da TifosodaBG 04/09/2018 16:59]
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L'ALCOOL E' NEMICO DELL'UOMO ...
CHI FUGGE DAVANTI AL NEMICO E' UN CODARDO!
(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)
L'utente più pirla del forum sul blog1912