ormonello, 16/12/2018 22.13:
Quindi per me non è questione di brocchi o zaffaroni.
A parte il fatto che qualche partita degna in più rispetto a quella con la Giana l'abbiamo fatta. Tu stesso citi la partita con la Triestina che è stata certamente migliore di quella con la Giana.
Però rimango alla tua frasse, e cioè che non è questione dell'allenatore. Vero. Ma anche no.
Vero, perchè può anche essere (ma non ne avremo mai la controprova) che con Zaffaroni non saremmo andati molto meglio.
Vero, perchè può anche essere (ma non ne avremo mai la controprova) che con Zaffaroni e Colombo non saremmo andati meglio.
Ma anche no, perchè con la medesima qualità tecnica (Reginaldo più, Reginaldo meno ...) Zaffaroni ha ottenuto altri risultati rispetto a Brocchi. E' certamente vero che la situazione psicologica era diversa ma chi è stato a togliere certezze a questa squadra? La nuova società che è entrata a gamba tesa su un gruppo (dai dirigenti ai magazzinieri come si suol dire) che aveva acquisito degli equilibri. Non possiamo parlare del bel gioco o di partite dominate perchè nemmeno l'anno scorso, salvo rare eccezioni, è andata in questo modo. Solo che le partite dell'ultima stagione le passavi a far girare palla cercando la giocata risolutiva ma ben attento a non prenderle. Ma non perchè questo era previsto dai dettami tecnico-tattici del mister bensì perchè c'era la consapevolezza di essere una squadra mediocre tecnicamente ma ottima dal punto di vista tattico e di carattere. Ora, cosa è successo? La qualità tecnica è ancora quella di un tempo, ripeto, poco più poco meno. Il carattere (dato anche dalle certezze tecnico-tattiche nonchè contrattuali nonchè ambientali nonchè metteteci tutto quello che volete) è andato a puttane con l'arrivo della nuova società che ha fatto trambusto (anche giustamente, non discuto questo ...) non rendendosi conto di quella che era la vera qualità della squadra e di quali erano gli equilibri che on andavano toccati (ALMENO FINO A GENNAIO!). Poi ci si è messo anche il mister togliendo l'ultima certezza che era rimasta e cioè quella tattica. Ma come cazzo fate a non ricordare le emblematiche partite di Siena e Livorno della passata stagione? Tutti dietro per 85 minuti, con umiltà e coltello tra i denti, per poi trovare i guizzi che ci hanno permesso di portare a casa i tre punti. Certo, poi la partita in casa con l'Alessandria dove ti metti a far girare palla (e le palle agli spettatori) con un uomo in più e con un avversario alle corde. Ma era insito nella consapevolezza delle proprie qualità e possibilità. Primo non prenderle? Sì, forse, ma io direi prima costruiamo le fondamenta e poi divertiamoci.
Questo spirito si è perso e diventa emblematico l'esempio di quando sei a Rimini e stai portando a casa uno scialbo zero-a-zero che ti può portare un punticino giusto per dare continuità ai risultati e magari serenità nel gruppo spogliatoio ed invece metti dentro le quattro punte, togli equilibrio alla squadra e ti infilano (se vuoi anche di sfiga, intendiamoci) a tempo scaduto. Con Zaffaroni non sarebbe mai successo (non in questo modo, almeno).
Detto questo, sono anche io tra quelli che probabilmente non affiderebbe una corazzata in serie C, con tutte le pressioni che i nomi di Galliani e Berlusconi portano, a Zaffaroni (nonostante tutto il bene che gli voglio e la stima che ho per lui, ma non la affiderei nemmeno a Brocchi vista la mancanza di umiltà che ha dimostrato in queste settimane. Mai una volta che abbia difeso la squadra se non dicendo che lavora bene e tanto in settimana ma, nonostante questo, non arriva al livello giusto per fare quello che lui dice. E cazzo, no, io sono l'allenatore e se vinciamo è merito della squadra ma se perdiamo è solo colpa mia. Sempre. "E' giusto che teniate il mirino puntato su di me e non sui miei giocatori". Più o meno le parole di Spalletti di qualche giorno fa.
ormonello, 16/12/2018 22.13:
Da gennaio però io cambio pretese e voglio risultati.. subito!
Questo è quello che sarà l'atteggiamento di tutti i tifosi. Ma poi arriveranno risultati deludenti perchè non puoi cambiare 5/6/7 uomini e pretendere di giocare subito bene e qualcuno si scazzerà. Il Parrini di turno continuerà a dire che potenzialmente possiamo fare e l'ambiente perderà ulteriore serenità. Allora lì vedremo davvero se Brocchi merita di rimanere alla guida del gruppo perchè dovrà portarci ai playoff e giocarli da protagonista. Non dico che avrà l'assillo di doverli vincere, anche se qualcuno glielo chiederà, ma almeno dimostrare che può fare meglio di quanto sta facendo ora.
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(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)
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