Il problema è che dopo aver lasciato mettere alla rotonda dello stadio "Monza città del Volley" la medesima città (leggi il comune) ha girato le spalle al volley stesso dando (più o meno giustamente, lo possiamo discutere) priorità allo sport nazionale. Il fatto di aver invaso il parcheggio del palazzetto trasfromandolo in un lager non ha agevolato i rapporti ma sarebbe stato tollerato se non fossero state imposte (anche in questo caso possiamo discutere se a ragione o torto) delle limitazioni ai giorni ed agli orari di allenamento e, soprattutto, partite dando sempre priorità al calcio limitando, di fatto, l'utilizzo del palazzetto stesso quando c'è tuttora in vigore un accordo di utilizzo esclusivo dello stesso (ma non della gestione del parcheggio, a quanto pare). Ovviamente le questioni di sicurezza nelle manifestazioni sportive vengono prima di tutto ma il fatto di aver organizzato (possiamo dire anche male? Se vuoi discutiamone) gli spazi intorno a stadio e palazzetto andando solo verso l'interesse di una delle due strutture ha fatto sì che l'utilizzo del palazzetto fosse limitato e che le attività dovessero essere spostate in altro luogo. E non parlo solo di gare ma anche di allenamenti. Poi pensatela come volete ma lo spostarsi a Milano non ha solo ragioni economiche o di immagine ma ha assolutamente anche tante ragioni pratiche. Nel mio piccolo so cosa significa organizzare l'utilizzo di palestre e la gestione di tante squadre (anche se la mia società si limita solo a 170/180 tra ragazzi e ragazze) pertanto posso comprendere che se dovessi pagare per un servizio che poi non posso utilizzare come mi aspettavo mi girano un po' le scatole.
Se poi vogliamo discutere della Marzari, facciamolo pure...
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L'ALCOOL E' NEMICO DELL'UOMO ...
CHI FUGGE DAVANTI AL NEMICO E' UN CODARDO!
(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)
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