Aspettative o aspettativa?

Questo è un vocabolo curioso.

Per lo più, se declinato al plurale assume un'aurea quasi onirica di attesa, di preveggenza, di speranza. Declinato al singolare, invece, ha più l'oggettività, la concretezza di un periodo di sospensione. Il vocabolo descrive quindi due stati d'animo diversi che si ritrovano anche nel sentire dei tifosi.

Abbiamo grandi aspettative rispetto al Calcio Monza attuale. Una società economica forte che sta investendo molto. Abbiamo al comando persone che hanno fatto la storia del calcio internazionale negli anni a cavallo del nuovo secolo. Siamo arrivati ad un soffio dalla promozione non più di cinque o sei mesi fa. Ma abbiamo anche molti motivi per metterci in aspettativa. Un periodo di sospensione nel quale cercare di capire se davvero la squadra è stata costruita nel modo giusto, se gli investimenti fatti daranno i loro frutti e se le persone che sono al comando hanno ancora le capacità per ripetere, anche solo in piccolo, quanto fatto nella vicina metropoli meneghina.

Le aspettative si scontrano con l'aspettativa? Chi non si è mai posto questa domanda, seppure in altre forme o modalità, credo che gli importi poco del 1912. Non posso assolutamente credere che chiunque abbia anche un minimo di sentimento per il Monza non si sia mai posto il problema. La mia risposta è semplice. No. Quello che noi tutti speriamo, e cioè di poter un giorno far parte di quel grande cinema mediatico che si chiama serie A, non si scontra con un momento di attesa, di riflessione, dove si può cercare di capire se siamo carne o se siamo pesce. Se siamo predatore o preda.

Giusto per dare un'indicazione temporale, passiamo dalla sospensione immediata del sudore della fronte non retribuito alla speranza o all'attesa riversati nel futuro. Il curioso vocabolo che gioca tra presente e futuro con il semplice cambio di una lettera ci indica che, in fondo, le nostre aspettative erano uguali anche quando il buon Colombo risollevò dalla polvere il giocattolino. Molto più sogno che possibilità ma pur sempre speranza. Speranza che guarda al futuro e che, probabilmente, non morirà mai. Ma rimane comunque più sogno. Un sogno che è vivo nel presente e quindi nella fase di sospensione e di riflessione.

Io continuo ad avere grandi aspettative. Continuo a coltivare il mio sogno. Il nostro sogno. Anche se in questo momento una pausa di riflessione e di analisi, una piccola aspettativa, me la prendo.

so che è scontato dirlo a a mio parere qui chi è in aspettativa sono quello che vanno in campo🤣