Punto debole o punto di forza?

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TifosodaBG
00sabato 13 agosto 2022 09:23
Prima che inizi la bagarre della nuova serie A volevo scrivere un pensiero che probabilmente va controcorrente. Non lo so, in realtà, ma credo che sia così perchè parlando con tanti amici, sia monzisti che non, questo argometo è sempre presente e poco dibattuto perchè sembra essere dato per scontato. Ma non per me. Non fin quando ne avrò l'evidenza sul campo perchè ho troppo rispetto del lavoro, dell'impegno, della genuinità e della forza di volontà e non posso in alcun modo pensare che questi non portino a dei risultati soddisfacenti.

Ops, scusate, ero già partito con la filippica e manco vi ho introdotto l'argomento del contendere. Ma forse qualcuno l'ha intuito. Tu no? E tu? Nemmeno? E tu? Ahhh sì, tu sì. Beh, da buon monzista... Ecco sì, vorrei parlare di Giovanni Stroppa.

Non c'è una persona che una che voglia scommettere due lire bucate sulla sua permanenza fino a fine stagione. Tutti l'hanno già giudicato come inadatto. Qualcuno lo voleva fuori dalle balle già l'anno scorso. Le critiche peggiori? Non sa leggere le partite. Non cambia mai modulo. Effettua cambi insensati. E poi tutti portano singoli esempi di errori commessi ed imputabili al mister.

Tutto confermabile. Tutto vero. Ma... Non è sempre vero quello che si vede. Innanzitutto, per un esterno diventa difficile giudicare un cambio di giocatore o di modulo o di compiti in campo. Non sai mai se sia una mossa costretta, un cambio fatto di testa dal giocatore, una cosa provata in allenamento e così via. Mi viene davvero difficile giudicare un allenatore per quanto accade in campo durante una partita perchè ho avuto a che fare con troppi allenatori (di altro sport) ed ho fatto parte anche io di quella categoria (sempre di altro sport, e tecnicamente lo sono ancora...) e se penso a tutto il lavoro che c'è dietro le quinte, ad ogni livello, mi vien difficile pensare che certe cose possano accadere se non per dei rischi o delle forzature giustificate dalla contingenza. Ovviamente chi è scevro dall'aver commesso errori scagli la prima pietra, ed io non lo farò di certo, però per giudicare bisogna sempre avere tutte le informazioni corrette ed io non le ho mai. E nemmeno voi, ne son certo.

Aggiungo, quella della passata stagione, come quella di questa in fondo, è una squadra del tutto nuova con giocatori che si conoscevano poco e che hanno dovuto costruire oltre che un rapporto umano anche un rapporto di squadra in condizioni complicatissime (ricordate il covid? Ricordate l'infortunio all'Europeo di Mota? Quelli di D'Alessandro e Valoti? Per non citare quello di Scozzarella...) e sotto la pressione della dirigenza e del popolo biancorosso che non voleva fermarsi ancora ad un passo dal sogno.

Clima e situazioni che il nostro mister Giuanìn ha affrontato nel migliore dei modi. Senza scomporsi ed utilizzando due armi che io apprezzo sempre nei miei allenatori e cioè la coerenza delle idee ed il lavoro sul campo. Pochi proclami, poche parole ma lavoro ed idee. La filosofia di gioco è stata quella dal primo minuto della preparazione all'ultimo della sfida a Pisa, preferisco segnare un gol in più dell'avversario che subirne uno in meno. Badate bene, la filosofia e non il modulo o il metodo di gioco. Perchè tutti che insistono nel dire che abbiamo giocato nella stessa maniera dalla prima all'ultima di campionato ma forse non hanno notato i dettagli che portano a cambiamenti di compiti tattici o di copertura del campo in base alle situazioni e mille altri che sarebbe inutile evidenziare. Inoltre, Giuanìn è uno che sta in campo e che in campo si fa sentire durante gli allenamenti. E' un allenatore a cui piace veder correre il pallone richiamando continuamente al particolare, al dettaglio, alla spiegazione. Purtroppo non sono parole mie perchè ormai Monzello è inaccessibile e perchè in partita non è sempre così, anzi. Sono parole che vengono da amici che l'hanno visto o lo vedono all'opera. Il paragone forse non calza a pennello ma in questo mi ricorda molto Zaffaroni che riprendeva a suon di lodi al Signore ogni giocatore che lo faceva incazzare in allenamento ma che poi in partita dava solo le quattro indicazioni sufficienti a raddrizzare la barra perchè, in allenamento, la squadra aveva già imparato cosa doveva fare.

So che il mister non leggerà mai queste parole ma io voglio dirlo a voi, amici miei, che io ci credo. Io credo che il lavoro fatto l'anno scorso, culminato con una serie di gare nei playoff che hanno svoltato la stagione, lo si possa ripetere quest'anno. Tutti dicono che a novembre non arriverà sulla panca del Monza? Io, invece, credo profondamente nel fatto che arriverà a fine stagione e ci avrà fatto togliere un sacco di sassolini dalle scarpe. Perchè io credo nel lavoro. Io credo nell'impegno. Io credo sempre nella genuinità dei rapporti e nella forza di volontà. Io sto con il mister.
Monza72
00sabato 13 agosto 2022 10:29
Secondo me in questa situazione societaria non ci può che essere un allenatore di questi tipo .. il nano (totalmente inadatto) o giuanin (un po’ meno inadatto ma certo non una cima nel
mestiere)
Devi accettare che ti impongano certe scelte ma allo stesso tempo hai investimenti che nessuno fa
Stroppa è contento di allenare 40 giocatori? Credo di no .. credo che 22 siano più che sufficienti e un altro più bravo al posto suo se ne lamenterebbe ..
stroppa è bravo a tenere unita gente che altrove sarebbe titolare e da noi sta mesi senza giocare
Stroppa però non legge le partite (come il nano) e f cambi spesso a caso (anche se qui un gradino sopra il nano siamo)
Quindi io sto con stroppa? Si, per l sua storia , perché ci ha portato in A (forse era facile ma l’altro non c’è riuscito) e perché non ci sono alternative se non il ritorno del nano o qualche esperto di marketing)
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