fcmonza, 09/04/2018 12.16:
io sin da piccolo (metà anni settanta) al sabato andavo "all'Hockey" (ovviamente sponda biancorossa) e la domenica "al Monza"...si diceva così
.
all'epoca parlo degli anni 80 e inizi 90 (fino alla sparizione dell'hockey) non c'erano tutti gli interessi che ci sono oggi non c'era sky, internet il rincoglionirsi coi social e la gente aveva quindi meno cosa da scegliere, per cui si andava a vedere lo sport locale che tra l'altro andava benissimo.
tu dici che andava poca gente ma ti ricordo che all'epoca non c'erano le omologazioni della tribuna...o quanto meno erano più permissivi...e il palazzetto di Biassono strabordava.
ogni gradone era formato da due file di persone...almeno la parte centrale dove si mettevano gli ultras.
come dici tu gli ospiti stavano schisci e non come i lodigiani ai quali la società ha pensato bene di dare tutta "la centrale" e relegare noi monzesi dietro le panchine dove non si vede bene e che era sempre e comunque destinata agli ospiti. COMPLIMENTI!!
secondo me venti anni di buco hanno allontanato la gente...si è persa la tradizione di una o forse due generazioni.
quindi, credo, come nel calcio solo le vittorie possono riportare entusiasmo e attenzione.
certo però che fino all'anno scorso c'era più marketing, ogni tanto in alcuni bar si vedevano i giornalini. anche a livello "di stampa" si leggevano più articoli e tutto era più "pompato". infatti a mio parere andava più gente al palazzetto.
ad esempio, tra ieri e oggi, su Il Giorno non è uscito nessun articolo della partita e domani ci sarà gara 2 !! per voi è normale?
e so che era stato fatto l'articolo...speriamo esca domani anche se ormai sarà vecchio.
Quoto tutto, tranne che i risultati possano portare ulteriore pubblico. Non nell'hockey almeno. Qui si tratta di ripartire da zero, ma da zero al 100%. Quanti Monzesi hanno visto gli anni 80? I Monzesi di oggi sono tutti gente "recente", arrivati qui dall'area milanese (in seguito alle grandi lottizzazioni di fine anni 80, vedi v.le Libertà e S. Fruttuoso), dalla bassa Italia e, ormai è inutile negarlo, dal terzo mondo. E quelli di prima? Sono ormai anziani o defunti. In ogni caso manca la vecchia generazione che tramandi a quella nuova, perchè già la vecchia non ha memoria, non può averne.
Detto questo, le considerazioni sono innumerevoli, ed è già difficile condensarle nel poco spazio disponibile.
Hc Monza (io continuo a chiamarlo così, omettendo volutamente la "R"): come già detto, zero marketing, non fa nulla di nulla per farsi conoscere. Una certa signora Centemero, oggi onorevole, ha cominciato a staccare assegni e siamo arrivati in A1. Ma tutto inizia e finisce lì. Nessuna politica per le nuove leve, nessuna pubblicità nelle scuole, nessun volantinaggio, insomma NIENTE DI NIENTE DI NIENTE. Niente per farsi conoscere alla città.
Domanda: cosa succederà quando l'on. Centemero, o gli altri sponsor, si stancherà di staccare l'assegno? Puff... si chiude bottega. Come il vecchio HC Monza. E non ci sarà nemmeno nessuno a piangerlo, come se non fosse mai esistito.
Adesso ve ne dico un'altra. Avendo un figlio tesserato al Roller, ho potuto vedere un pochno dietro le quinte. Lo sapete perchè è stato rifondato il Roller? Per un solo motivo: la dirigenza dell'HC sembrava non mostrare interesse ad investire sul vivaio, puntando quasi esclusivamente sulla prima squadra. Cosa che ha portato una dirigente dell' HC, a secedere erifondare la società biancazzurra. La quale, in 7 mesi, ha fatto di più per farsi conoscere che non l'HC nei 5 anni da quando è stato rifondato. E molto altro vedrete nei prossimi mesi, con piste dimostrative in centro, pubblicità negli oratori e nelle scuole. Attendere per credere.
Io dico che con questa politica, il Roller non so se riuscirà a tornare in A1 (al momento sarebbe cmq impensabile perchè mancano struttura e sponsor), ma sicuramente avrà un futuro. L'HC, se non cambia politica, farà la stessa fine di quello degli anni 80: fallimento.
[Modificato da brianzoeu 09/04/2018 14:44]