Marco Zaffaroni

Posso essere concorde su quasi tutto quanto scritto negli ultimi post ma c'è anche da dire che le normative relativamente agli stadi è ben chiara ed è stata aggiornata piuttosto recentemente (un paio di anni fa circa) soprattutto per quanto riguarda la capienza. Parliamo di numeri e non di sesso degli angeli. I numeri dicono che per poter giocare in serie A basta una capienza di 12k posti quindi non una cattedrale nel deserto ma uno stadio di dimensioni certametne importanti ma non impossibili.
Per giocare in serie B è sufficiente una capienza da 5.500 posti mentre in serie C da 1.500 posti. Tutt'altro che cattedrali del calcio. Per capirci, per adeguare gli stadi di Scanzorosciate o Grumello o quanti altri ne abbiamo visti in serie D, basterebbe poco più di una tribunetta in tubolare e l'adeguamento dell'impianto di illuminazione. Poco più, poco meno.

Ma certe normative non sono state studiate per tarpare le ali a nessuno bensì sono studiate affinchè lo spettacolo della partita possa essere accessibile a tutti e nella maggior sicurezza possibile. In tutto questo vengono premiate le società come, ne cito una a caso ma nemmeno troppo, il Sud Tirol che ha adeguato il proprio stadio iniziando ben prima di pensare alla serie B. Lavori non faraonici ma che hanno portato il "Druso" ad una capienza di 5.520 posti a sedere recuperando una struttura in parte obsoleta e dando modo al proprio pubblico di godersi le partite in centro città. Premiare le società che partono dagli investimenti strutturali (giovanili, stadio, organizzazione etc.) e non da quelli sportivi (per lo più player trading) è la corretta via per non avere ogni anno delle società che saltano in aria e per chiudere la porta agli avventurieri. Io voglio bene al Lecco ma il fatto che si siano fatti trovare impreparati all'iscrizione è proprio lo spirito che dovrebbe contrastare la nromativa, l'avventuriero che "di culo" si trova in serie B senza aver programmato nel modo corretto il salto di categoria. Non sei preparato? Allora devi pagare in qualche modo.

Che sia tutto perfettibile è certamente vero ma che lo spirito delle norme sia sbagliato lo è altrettanto.