00 22/10/2018 08:29
Il calcio, almeno quello fuori dai bar, non vive di riconoscenza ma di risultati. Periodi di risultati scarsi ne abbiamo già avuti con il medesimo allenatore ma l'allora proprietà aveva confermato il "suo" mister senza alcun dubbio. Zaffaroni non era mai stato davvero messo in discussione dalla proprietà ed aveva tutto l'appoggio di questa acquistando quindi autorevolezza nello spogliatoio.
Ora come ora, l'errore più grande di questa proprietà è stato quello di non esporsi appoggiando il mister in tutto e per tutto come fecero Colombo ed Antonelli un anno e due anni fa.
Zaffaroni non era un genio del calcio prima e non è un fallito ora.
La differenza tra oggi ed un anno fa è che gli stanno togliendo autorevolezza. Questo comporta il fatto che se anche i suoi vecchi fedeli compagni di avventura cercano di seguirlo con lo spirito e la voglia di un tempo, non è detto che i nuovi sappiano o i panchinari possano/vogliano farlo.

Se la proprietà non è convinta ad andare avanti con questo allenatore fino a fine stagione, è giusto cambiare ora per dar modo al nuovo mister scelto di lavorare con la rosa attuale rendendosi conto di quali sono gli effettivi valori dei singoli. In questo modo si potranno valutare i correttivi di gennaio in maniera più consapevole.

Se, però, la società pensa di non cambiare mister per questa stagione, lo deve dire ora ed in maniera forte ed inequivocabile.
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L'ALCOOL E' NEMICO DELL'UOMO ...
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(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)

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