Monza Cremonese 2a giornata 2021-22

John Titor 1912, 23/08/2021 21:07:

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L'anno scorso restasti certo della promozione anche davanti all'evidenz dell'irreparabile nanite di cui era affetta la squadra.
Quest'anno ti trovo tra il realista, pessimista e rassegnato.
Noi soliti quattro sfigati di solito ci azzecchiamo.
Io però non mi accontento della maglia sudata, altrimenti rivorrei il Monza zaffaroniano che oltre al sudore ci dava molto di più. Io voglio salire in A per esaudire quel vecchio sogno infranto da bambino.

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Sono ottimista di natura. L'anno scorso, anzi da molto prima, ho sempre chiesto il cambio di allenatore però è vero, eravamo talmente forti rispetto alle altre che non potevamo non andare in A nonostante il nano. Poi si è ammalato Galliani e le situazioni interne al gruppo sono scappate di mano. Quando è tornato non si è riusciti a rimettere a posto tutto in tempo. L'incapacità di gestire il gruppo da parte del nano ci è stata fatale ed ha inciso più del dovuto. Ci fosse stato Galliani in almeno due/tre partite avremmo avuto in distinta molti giocatori in meno oppure li avremmo avuti tutti perchè non avrebbero fatto certe cazzate. E qui mi fermo.

Io quest'anno non sono nè più realista nè pessimista nè, men che meno, rassegnato. Al momento resto a guardare perchè il mercato non è ancora finito e perchè due partite, di cui una di coppa per la quale mi è interessato il giusto, non fanno primavera. Resto ottimista. Abbiamo un buon allenatore ed una buona rosa. Incompleta? Secondo me e secondo molti di voi sembra di sì. Ma chi ci dice che, un esempio come un altro, aspettando qualche giornata Mota a Gytkjaer non possano dimostrarci di essere quei bomber che tutti noi vorremmo comprare?

Sulla maglia sudata non ho dubbi. E' l'unica cosa che voglio vedere. Non voglio vedere gente trotterellare per il campo e correre solo quando ne hanno voglia come capitato l'anno scorso in particolare. Se si suda e si gioca sono convinto che qualcosa di buono ne uscirà. Ma anche se non venissero i risultati si potrà almeno dire di aver dato il massimo. Quello che non si può dire degli ultimi tre anni.