00 15/09/2021 09:28
Siamo al mercoledì successivo ad una partita giocata al sabato pomeriggio. Ha ancora senso scrivere ora di questa partita? Non so, in realtà, credo sia ormai stata digerita da tutti ma... Ma ci sono cose da dire.

Innanzitutto, ritengo ancora vergognosa la situazione relativa alla vendita dei biglietti ospiti.
Sì, lo sapete, ho fatto parte della centuria che è andata a Ferrara ma sono riuscito solo tramite alcune conoscenze a sapere che i biglietti erano disponibili solo alla rivendita in via Prina (contemporaneamente sul sito di vivaticket dava indisponibilità!). Sono riuscito ad avere due biglietti solo grazie all'intervento sempre di amici ma se avessi aspettato vivaticket sarei qui a raccontarvi di una aprtita vissuta in televisione. Per quanto riguarda la limitazione dei posti non si ossono dare colpe a nessuno se non alla società ospitante o forse più precisamente a chi ha ristrutturato lo stadio non seguendo le norme (secondo i periti del comune) oppure ai periti del comune stessi che sembrano non abbiano voluto sentire le ragioni di Spal e società che ha ristrutturato (secondo ovviamente questi ultimi due). Ma a noi poco importa. Sulla gestione, invece, dei cento biglietti qualche dubbio ce l'ho. Non so il perchè sia stata scelta quella ricevitoria e se fosse l'unica abilitata (forse era possibile farlo anche da altre parti?) e non so se sia vero che ottanta biglietti sono stati riservati ai sab per non si sa quali motivi (probabilmente perchè avevano già organizzato i pullman) e non entro nel merito se sia stato giusto così o meno. Quello che posso dire è che questa gestione non è stata del tutto limpida. Forse nemmeno troppo ingiusta ma di certo non limpida.

Che poi io avrei potuto acquistare anche biglietti in altra tribuna, essere da BG darà pure qualche vantaggio!!! 😁

Ma andiamo alla partita. All'ingresso, stadio che ricorda momenti molto felici. Il Tonino nostro che gonfia la rete e l'esultanza dei monzisti che al tempo erano almeno dieci volte quelli che vedranno dal vivo la gara. E forse anche più. Ma tutto scema subito quando si vive già un clima prepartita in stile serie A. L'ingresso per il riscaldamento dei portieri di casa viene annunciato dallo speaker con tanto di musica a palla. A seguire anche quello dei giocatori di casa con tanto di countdown sui tabelloni. Pubblico di casa già assiepato molto presto. Se non fosse stato per la metà stadio vuota sarebbe stata una cornice davvero da partita clou di serie A. Tutto molto bello e ben gestito. Lo stadio poi... Moderno all'inverosimile. Barriere in vetro che non danno noia alla visuale e addirittura basse ad eccezione del settore ospiti usuale (quello attuale è incastrato nella tribuna principale). Volendo in tre secondi accedi al campo. Forse il manto erboso non propriamente all'altezza ma di certo accettabile e mille mila volte meglio di quello di Reggio Calabria.

In tutto questo, con l'avvicinarsi della partita, la tensione sale. A pochi minuti dall'inizio arrivano anche i SAB. Il settore si popola e lì comincia il divertimento con canti e cori che non sfigurano nonstante il numero esiguo e l'elevato numero di tifosi autoctoni.

Iniziamo la partita malino. Meglio, con loro che giocano bene in velocità e fanno scambi interessanti che denotano già una certa condizione atletica ma, soprattutto, una buona intesa nei reparti soprattutto nella parte avanzata. Di grandissimi pericoli non se ne corrono comunque ma loro tengono il campo e noi facciamo fatica ad uscire. Anche sui calci piazzati che ottengono i ferraresi non risultano particolarmente pericolosi. Dopo meno di quindici minuti, però, un'azione in velocità porta la Spal in vantaggio. Malino la linea difensiva nostra che si fa sorprendere da uno scontato uno-due che porta Seck davanti a Di Gregorio che con un'uscita disperata evita il gol dell'attaccante ma respinge in mezzo sui piedi di Colombo e dove nessuno dei nostri riesce ad intervenire.

Il gol crea un po' di scompiglio ma i nostri non sembrano subirne più di tanto ma coninuiamo a far fatica ad uscire e creare qualcosa. Loro pressano ed hanno qualche altra occasione ma niente di veramente pericoloso se non forse la rovesciata di Latte Lath che finisce però docile tra le braccia di Di Gregorio.

Come detto, facciamo fatica ad uscire e questo perchè cerchiamo soluzioni diverse rispetto al giro palla dietro in attesa di far uscire la loro prima linea per poi aggredire le altre. Si cercano passaggi più verticali, in velocità e una volta in mediana si porta un po' più palla del solito. Non è un male questo se finalizzato alla ricerca poi del filtrante o di soluzioni per arrivare in area. Siamo persino arrivati a vedere almeno tre/quattro uno-due in fascia finalizzati a portare l'uomo sul fondo o al limite esterno dell'area per un cross. Roba che non si vedeva da almeno tre anni. Giochiamo, vero, ma la fatica viene data soprattutto da mancanza di intesa. Se con la Cremonese si sono visti tanti errori tecnici, con la Spal nella prima mezz'ora si sono visti tanti passaggi sbagliati o palle perse perchè si è cercata la giocata o la soluzione magari sbagliandola. Questo mi pare molto positivo perchè nonostante si stia sbagliando si sta anche cercando una soluzione e questo, alla lunga, è un bene. Ed infatti nel finale di tempo cresciamo. Iniziamo a prendere campo, iniziamo a capire quali sono le soluzioni giuste per uscire e mettere in pressione gli avversari. Non abbiamo più il pistolotto norvegese ed il funambolo portoghese abbandonati là davanti. La squadra è un po' più corta, si muove bene e qualcosa si crea. A memoria ricordo un primo tentativo di Gytkjaer, il gol annullato a Carlos (live mi era sembrato di Gytkjaer ma era dalla parte opposta dello stadio) e forse anche un tiro di Colpani che però non è arrivato in porta, fermato da un difensore. Tutto questo è preludio a quanto si vedrà nei primi 20/25 minuti della ripresa dove il Monza gioca la parte di partita migliore a cui io abbia assistito almeno negli ultimi tre anni. Sì, insisto un po' sui tre anni e voi sapete bene perchè... Inutile ribadirlo se non per sottolineare la discontinuità con quanto fatto in quel periodo.

L'inizio ripresa deve essere stato vissuto come un mezzo incubo dai ferraresi. Come si dice in gergo, li abbiamo messi lì! Il bellissimo gol di Carlos che è da rivedere per intero, da come parte l'azione fino al crsso eccezionale ed all'intervcento al volo di Carlos. Tutto eseguito alla perfezione. Era il momento buono per siglare il sorpasso. A chi intorno a me mi stava dicendo che stavamo giocando alla grande ho risposto che però sono questi i momenti in cui devi capitalizzare. Questo era dovuto al fatto che comunque le temperature erano elevate e che entrambe le squadre avevano tenuto altissimi ritmi fino a quel momento, un calo fisico era prevedebile. Ed infatti questo avviene. Con il senno di poi, i cambi hanno però agevolato loro che sono riusciti comunque ad avere corsa fresca mentre noi abbiamo subito. L'uscita di Mazzitelli ha pesato molto ma non si poteva chiedere di più al rientrante centrocampista e, purtroppo, Brescianini non è riuscito ad espriemere quelle poetenzialità che nel ritiro trentino sembravano nelle sue corde. E' la seconda partita, dopo quella con la Cremonese, nella quale commette troppi errori. Non che si pretenda che faccia quanto fatto da Mazzitelli ma non gli riesce manco il compitino. Ciurria, invece, non è nelle sue condizioni migliori. Tatticamente parlando intendo. Sta imparando, e si vede che ci mette tanto impegno, ma la mancanza di una punta fisica (è entrato al posto di Gytkjaer) la subisce forse un po' troppo. Non ha punti di riferimento ed i compagni non lo mandano quasi mai sulla corsa, specialità della casa. Non è uomo che prende palla e fa salire la squadra. Dovrebbe forse fare Mota quello che faceva Gytkjaer ma è stremato anche lui. Diversi giocatori si vede che sono in apnea e che cercano in ogni momento di tirare il fiato più possibile. Gli avversari invece inseriscono corsa e velocità per sfruttare il momento e sono certamente più efficaci. Creano qualcosa in più ed ancora Di Gregorio a dire di no all'occasione forse più pericolosa, quella di Melchiorri mi pare. Alla fine, loro prendono campo ma tutto abbastanza sterile con tiri solo da lontano e poco più.

Quello che c'è da dire in fase di commento è che sono stati tenuti ritmi altissimi e che è stata una partita assolutamente gradevole. Si è giocato a fasi alterne e per quel che ci riguarda, dopo una prima fase di studio (sia dell'avversario ma soprattutto di intesa nostra) siamo usciti alla grande fin quando la condizione ha tenuto. Alcuni cambi non hanno fatto quanto chiesto e cioè il non abbassare il livello qualitativo delle giocate e questo ha permesso il ritorno della Spal. Su questo aspetto penso si lavorerà molto.

Per quanto riguarda i singoli, ho diversi giocatori ai quali darei il voto di migliore in campo. Diciamo che ne scelgo due. Mazzitelli è certamente il primo. Ha subito messo in campo il mestiere, la tecnica, la visione di gioco. Non appena ha trovato la sua zolla ed i suoi movimenti è diventato devastante, immarcabile e preziosissimo per i compagni. L'altro elemento è il capitano di giornata, Donati. Non so quanto abbia, non so quanti palloni abbia giocato, non so quante palle abbia recuperato ma era un "folletto impazzito". Era in ogni dove. Lo vedevi assatanto tanto che dalla difesa andava sulla trequarti opposta a richiamare l'arbitro per un fallo che, a suo dire, non avrebbe dovuto fischiare. Richiami e suggerimenti a tutti i compagni di ogni reparto. Mai fermo, mai domo. Ricordo il suo sguardo (sembrava piuttosto contrariato) dopo aver giocato alcuni minuti a Reggio quando il preparatore lo invitava a far le ripetute sotto la nostra curva. Da quella volta due prestazioni da titolare con tanti chilometri percorsi ed un'elevata qualità nelle giocate. Per di più in un ruolo che, ammetto, non gli avrei mai e poi mai affidato. Forse forse quelle ripetute non hanno poi fatto così male ("Una per noi, dai Giulio una per noi!" gli abbiamo cantanto in quell'occasione, anche se forse lu non sentiva perchè c'era la mezza contestazione a Taibi dal settore vicino al nostro).
Poi ci sarebbe anche Carlos, ma pure Di Gregorio o il ritrovato Barberis (anche lui quanto ordine in campo!). Appena sotto il portoghese Mota che insiste forse un po' troppo nella giocata singola ma che fa vedere giocate da cineteca come quando è andato via in un metro quadro a tre giocatori che sono lì ancora adesso a cercare di capire quale era il suo piede sinistro e quale quello destro tanto si muovevano velocemente con la palla in mezzo alle loro gambe. Arriverà al 100% anche lui e non appena Stroppa riuscirà ad integrarlo appieno negli schemi può davvero diventare il crack della stagione.

Non è tutto è andato bene, ovviamente, ma in tutta onestà devo dire che questa partita mi ha fatto dimenticare il recente passato fatto di non gioco e di squadra sfilacciata e disorganizzata quindi tanto mi basta. Le idee ci sono. Si fa ancora fatica ad eseguirle, per più ragioni probabilmente, ma almeno ci sono. La base è importante. Ora lavorare e migliorare.
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L'ALCOOL E' NEMICO DELL'UOMO ...
CHI FUGGE DAVANTI AL NEMICO E' UN CODARDO!

(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)

L'utente più pirla del forum sul blog1912