00 24/03/2022 14:30
A proposito di direttori sportivi e metodi di lavoro...

www.tuttomercatoweb.com/serie-b/tmw-marchetti-a-cittadella-ho-autonomia-altrove-non-saprei-la-a-chiuderebbe-un-cerchio...

Il direttore generale del Cittadella Stefano Marchetti ha parlato nel corso della Palermo Football Conference del lavoro che ormai da decenni svolge nella piazza veneta e delle possibilità di lasciarla avute in passato: “Non so neanche cosa siano gli algoritmi e non voglio neanche saperlo. Credo che i giocatori vadano visti dal vivo e in un certo modo. A Cittadella è un mondo un po' particolare, fuori dal calcio, dove c’è una proprietà da sempre, faccio il direttore da più di 20 anni, ho avuto solo quattro allenatori e non ne ho mai esonerato uno e i miei collaboratori sono sempre gli stessi e hanno fatto del senso d’appartenenza un modo per fare carriera. Da un’altra parte, sentendo e vedendo, penso che sia quasi impossibile fare quello che faccio altrove, probabilmente non avrei l’autonomia e la forza per difendere le scelte che faccio. Altrove si vedono allenatori esonerati, direttori che vanno e vengono, giocatori senza punti di riferimento e questo spiega anche perché società importanti e che spendono tanto non raggiungono risultati. A Cittadella sono abituati talmente bene che ormai sembra normale entrare nei play off o lottare per la Serie A, ma secondo me è sempre un miracolo sportivo, soprattutto perché si riparte da zero perché c’è un ricambio frequente visto che non posso tenere a Cittadella giocatori che hanno fatto bene e hanno richieste dalla Serie A. Il segreto non lo so, forse essere nato e cresciuto a lavorare senza soldi, ma sulle idee e le motivazioni. Io i soldi non so neanche cosa siano, cerco i giocatori nelle serie inferiori portandolo in una realtà dove può esprimersi al meglio per via dei fattori di cui parlavo prima. Mettiamo i ragazzi nelle condizioni di dare il 100%. A Cittadella si vince col gruppo, non solo col talento, e parlo anche dei magazzinieri o dei massaggiatori".

Sul Parma: In questi anni ho avuto fortunatamente più di qualche possibilità, ma poi quando metto sul tavolo i pro e i contro finora ho sempre scelto di rimanere qui proprio perché ho autonomia totale e non vengono mai messe in discussioni le mie scelte e il mio modo di lavorare, sempre per il bene della società ovviamente".

Sull'approdo in Serie A: "L’ambizione io ce l’ho dentro, portare il Cittadella in A sarebbe chiudere un cerchio, mettere un mattone sulla mia storia. Per la proprietà sono un punto di riferimento, l’ambizione c’è ma servono anche i progetti e qualcosa di importante per lasciare un posto come quello in cui mi trovo adesso".
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(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)

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