C'è una differenza importante tra le partite che ti fanno fare voli pindarici e quelle che, al contrario, ti fanno tornare nella polvere. Per me questa differenza è evidente. Risiede nel fatto che se noi corriamo e riusciamo a giocare in velocità possiamo sopperire alle nostre tante mancanze (tecniche certamente ma soprattutto fisico-atletiche) ma quando incontriamo squadre in condizione e che ci sono superiori sul terreno tecnico-atletico, subiamo. Ieri sera la Fiorentina ci ha aggrediti alti e con un costante ritmo che noi non riusciamo a sostenere e che loro hanno tenuto per novanta minuti. Anche la panchina corta e qualche infortunio di troppo sono altro tallone d'Achille per noi. Insomma, io vedo più nella bravura della Fiorentina il problema di ieri sera mentre noi abbiamo giocato al massimo delle nostre possibilità odierne.
Per circa 70 minuti ci hanno preso a pallonate perchè assolutamente più forti di noi.
E non andrei a dire che da quando ci siamo salvati abbiamo messo le infradito perchè (quasi) tutte le partite sono state giocate a mille in ogni occasione ma, come era stato sottolineato già 6/7 partite fa, fortunatamente non dovevamo andare a racimolare i punti salvezza nelle ultime 8/9 gare perchè sarebbero state tutte contro squadre più avanti in classifica di noi ad eccezione di Lecce e Frosinone. Così è stato. Abbiamo comunque portato a casa punti con la Lazio, con il Bologna ed abbiamo comunque rischiato di fare un punticino anche con l'Atalanta oltre all'ottimo primo tempo con il Napoli e l'altra sconfitta di misura con il Bue dove sappiamo chi era il vero cornuto (vabbè, passatemi la battuta!).
Per chiudere, non siamo al livello delle squadre che sono davanti a noi. Se possiamo magari competere con un po' di fortuna e con una condizione ottimale nella singola partita, nel corso di un campionato le differenze vengono giustamente evidenziate e sottolineate. Siamo, punto più punto meno, nella posizione che la rosa, lo staff e la società hanno dimostrato di valere. Non è arrivare decimi o dodicesimi che cambia il valore di quanto di buono è stato fatto e non cambia nemmeno il punto di partenza e l'analisi sul dove ripartire e dove migliorare per la prossima stagione. Io vedo il bicchiere pieno per molto più della metà.
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L'ALCOOL E' NEMICO DELL'UOMO ...
CHI FUGGE DAVANTI AL NEMICO E' UN CODARDO!
(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)
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