00 20/01/2023 09:48
Partita giocata molto bene perchè, nonostante cambino i protagonisti, ogni gicoatore sa cosa fare quando ha il pallone tra i piedi. Rimane chiaro, però, che se i principi base sono uguali per tutti, la differenza la fa la qualità della giocata del singolo. Se il gioco è stabilito ma le giocate sono "scolastiche" gli avversari leggono e si adeguano. Se, al contrario, la giocata del singolo è un guizzo (alla Carlos), è un filtrante inaspettato (alla Rovella o Pessina), un colpo di tacco a liberare (Mota), la raccolta di un lancio lungo per poi mandare nello spazio i compagni (Petagna) etc. allora anche gli avversari devono prestare molta più attenzione.
Diciamo che la qualità nelle giocate si è vista anche nei calci d'angolo e nei traversoni. Quanti di voi hanno tirato madonne all'ennesimo corner battuto basso e/o corto? Quanti di voi hanno ricercato tutti i santi del paradiso quando hanno visto l'ennesimo cross basso nello spazio dove non c'era nessuno invece che buttarla dentro alta alla ricerca di una testa qualsiasi? Quanti di voi hanno detto "che palle" all'ennesimo giro palla nei pressi dell'area juventina ma che non portava mai ad un tiro da fuori o a una giocata in area?
Io alzo la mano a tutte le domande.
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L'ALCOOL E' NEMICO DELL'UOMO ...
CHI FUGGE DAVANTI AL NEMICO E' UN CODARDO!

(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)

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