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{Quest Cavalieri di Odino} Sven Ocelot - Cavaliere del Serpente [DECEDUTO]

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    SirGuybrush
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    00 21/03/2007 20:06



    Il Morso del Serpente.

    I denti del rettile penetrarono nella carne in una frazione di secondo. Un dolore lancinante lo costrinse ad un urlo cieco, mentre il Serpente si arpionava sul suo braccio destro , attorcigliandosi con le squame chi si serrano sulla pelle, per poter braccare con più forza la sua vittima, senza scampo di sfuggita.
    Legato ad una lastra di marmo con corde robuste, trattenuto alle gambe da due possenti mani, iniziò a dimenarsi, ad agitarsi in convulsioni violente, a stento trattenute da chi partecipava al rito.
    Il veleno poco dopo principiò ad entrare in circolo, la respirazione iniziò ad essere affaticata, irregolare, anticipando un’inevitabile arresto cardiaco. Sembrava un lento ed inevitabile esaurirsi, con le forze che cedevano allo sfinimento, all’effetto anestetizzante del siero del Serpente. Sarebbe stato pericoloso, gli era stato detto. E questo è l’ultimo ricordo che si unisce ai restanti barlumi di razionalità, mentre si spegne ad un’ indefinita Morte.

    Lo accoglie una notte dalle spirali sulfuree, risucchiato dalle zanne avvelenate di un Cobra Maledetto, precipitando nel vuoto di un oscuro vortice...senza inizio ne fine.

    “Dovremo attendere tre giorni…lasciatelo legato…se sopravvivrà, avremo finalmente il nuovo Cavaliere del Serpente…Che Asgard lo guidi…” Il Sesto Cavaliere fece cenno di uscire dalla grotta di ghiaccio ai rimanenti sottoposti. Guardò per l’ultima volta il pallido ed opaco volto del figlio. Il sangue reale che scorre nelle sue vene lo avrebbe salvato. Ed un giorno, lo avrebbe reso invincibile.

    Il suo avversario è forte. Si muove con sicurezza, padroneggia le due lame come pochi altri, potenzialmente la furia propria al nordico opponente potrebbe rappresentare un problema in futuro. Tuttavia la sua esperienza gli permette di tenerlo degnamente a bada, i colpi dell’Aspirante sono carichi d’ira, ma poco precisi e questo gli rende facile gioco nello sbilanciamento dell’avversario.
    Con un colpo dato con il piatto della scimitarra, Sven riesce a colpire dolorosamente la mascella sinistra dello sfidante. Quest’ultimo per un attimo sembra cedere, inginocchiandosi con i pugni stretti sulle else, con le lame adagiate al pavimento.
    “E’ tutto qui?” domanda Sven ironizzando nel tono. Guarda con un sorriso di rassegnazione la giuria degli Esaminatori, già vittorioso nell’animo. Ma non avrebbe dovuto sfidare quella Rabbia con tale sufficienza. Un gancio dritto lo colpisce sul mento inaspettatamente. Una botta che lo manda ferito, con la vista annebbiata, a terra. L’aspirante aveva dissimulato il suo stato, trovando, da posizione bassa, un breccia nella guardia del Cavaliere del Serpente. Un affronto.
    Un gesto che non avrebbe mai dimenticato, mentre il vincitore veniva proclamato, mentre la vergogna lo ricopriva di sdegno. Un’ira che ancora e chissà per quanto non avrebbe potuto trovare sfogo. Ora che un nuovo Cavaliere si è unito ai 7 di Odino, dovrà considerarlo un fratello. Ma questo non sarebbe valso a dimenticare quell’orribile oltraggio, quello scempio alla sua fama di mortale assassino. Si sarebbe vendicato lentamente, tessendo con astuzia tele di inganno, muovendosi nell’ombra come un serpente che attende ed attende, fino a che nulla lo ostacoli dalla sua morsa.

    Sono passati vent’anni da quella notte. Non è una questione di fortuna né di destino. Alcuni uomini sono nati semplicemente per essere Distanti dalla normalità. Adesso come allora, Sven sapeva che i suoi servigi sarebbero stati pagati cari. Adesso come allora, solo Odino avrebbe sentenziato sulla sua Vita.

    Due occhi rossi come zaffiri accesi.
    Non ne ha mai visto il volto e la voce , seppur sia passato un ventennio, è sempre la stessa, possente, profonda, imperiosa. Sul pavimento una lunga fascia dorata delimita il perimetro fin dove è concesso avanzare. Oltre quella soglia vi sarebbe solo la morte per chi manifestasse l’ardire di osservare il volto dell’Ottavo Cavaliere, il diretto discendente di Thor.
    Così Sven è costretto a fermarsi, frenare l’insano impulso che conduce al disvelamento del dubbio. Le pupille del Cavaliere del Serpente brillano di uno smeraldo fulgente, sul viso, magro e spigoloso nei lineamenti, si disegna un sorriso famelico, di chi probabilmente gusta già il sapore della nuova impresa.
    “Ben venuto…Cacciatore di Anime…Asgard sia con te” Sven ode solo una voce provenire oltre le fitte tenebre che non riescano a celare gli occhi e quei tizzoni ardenti di fiamme danzanti. Si inchina a quel tono, senza poter fare a meno di scrutare oltre l’abisso di tenebra che lo separa dal Primo degli Otto Flagelli di Odino.
    “Eccomi a voi…mio signore..” la sua voce, viscida, sibilante, velata da una nota di malvagio compiacimento, si rivolge sicura, esprimendo una fede immutata nonostante il tempo, pronta nuovamente ad essere adempiuta, qualsiasi sia la richiesta.
    “Trovatelo…portatemi la sua testa…distruggetegli ciò che tiene caro…la famiglia che si è creato…la città in cui vive…è Tempo che il Traditore paghi…è Tempo dell’Ira di Asgard..” poche, semplici, lapidarie parole. Non vi è bisogno d’altro.
    Sven si lecca le labbra, le pupille si assottigliano brillando di un bagliore purpureo, perverso, sorride, i canini pronunciati ricordano quelli di un Cobra Reale, pronti ad istillare il siero mortale, a condannare.
    Egli, Il Cavaliere del Serpente, potrà spezzare definitivamente la vita di chi sin dalla giovinezza imparò ad odiare tra gli eletti di Asgard.
    “Sarà fatto…” replica rialzandosi, le mani si serrano sull’else delle scimitarre brunite, suggellando l’inizio della sua missione. La sala del trono ricade nel silenzio più tombale, Sven si allontana senza più proferire una parola. A differenza di quando era entrato, altre presenze si sono aggiunte, avvolte dall’oscurità della notte. Al suo veloce e sicuro incedere sono solo ombre che emanano la sua stessa fame di vendetta. Questa volta, non vi sarà nessuna speranza… per Actar delle Zanne.

    Caratteristiche fisiche, note del personaggio, poteri:

    Altezza 1,85 mt, peso 84 kg. Corpo agile e forte, allenato alle dure battaglie e alla resistenza fisica. E’ un assassino, un sicario che si è guadagnato la sua fama sul campo. E’ anche uno degli Otto di Odino, Cavaliere del Serpente, protetto di Asgard.
    Il potere del Serpente gli concede immunità assoluta a qualsiasi tipo di veleno. Inoltre il suo sangue è esso stesso un veleno letale, il cui effetto principale è quello di distruggere, nell’ipotetico contatto, i globuli rossi della vittima. Tale devastante peculiarità risulta essere quindi rischiosa anche per i Vampiri, che benché non morti, traggono la loro forza dai depositi di sangue contenuti nelle sacche ventrali.
    Il Cavaliere può quindi rendere più letali le affilate scimitarre brunite, “sporcandole” con il proprio sangue, per poi cercare il contatto con il sangue avversario, anche attraverso ferite superficiali.
    Tuttavia, al contrario del caso in cui Sven morda con i propri canini la sua vittima (il veleno in tal frangente fa svenire l’avversario dopo 1 turno, uccidendolo dopo 2 se non si cura immediatamente con l’antidoto realizzato ad hoc), nell’ipotesi di ferimento con la lama avvelenata gli effetti negativi si manifesteranno in un tempo più dilatato, in ragione della non considerevole quantità di veleno (vista annebbiata nel turno successivo al contatto, tremori al corpo, senso di vomito nel secondo turno susseguente, perdita dell’equilibrio e respirazione affaticata nel terzo, svenimento nel quarto. Il tempo utile per somministrare l’antidoto prima della morte di calcola decorrendo dallo svenimento fino agli otto/nove turni susseguenti.).

    Nome Completo. Sven Ocelot

    Razza: Umano. Clan: Nordico. Allineamento: Legale/Malvagio .

    Karma: 18000
    Salute:400
    Mente:400
    Forza:400

    Agilità liv.5/ Forza Liv.2 / Resistenza liv 3

    Esperienza in armi da guerra leggere: Liv 3
    Volontà Ferrea: Liv 3
    Furtività: Liv 3

    A cura di:
    Amon, Master Apprendista.
    Earendil Guybrush

  • =Macstar=
    00 18/11/2007 12:26
    La Giostra dei Ghiacci