Paolo Gioia (Telemantova)

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Giornalista veronese di 26 anni
si candida nel Cda della Rai


Paolo Gioia scrive una lettera: «E' giunto il tempo per noi giovani. Facciamo un discorso di merito». Il dibattito in Rete

IL CASO

Giornalista veronese di 26 anni
si candida nel Cda della Rai

Paolo Gioia scrive una lettera: «E' giunto il tempo per noi giovani. Facciamo un discorso di merito». Il dibattito in Rete

VERONA - Giornalista, veronese, 26 anni. E candidato ad un posto in consiglio di amministrazione della Rai. La provocazione, come lui stesso ammette, è di Paolo Gioia, un ragazzo «fortunato» che nei giorni scorsi ha scritto una lettera a viale Mazzini con la quale si propone per il Cda. Lettera che ha scatenato un vigoroso dibattito in Rete tra siti di informazione e social network come Facebook e Twitter. «Penso sia giunto il tempo per noi giovani, dobbiamo tornare ad essere protagonisti - dice Gioia a Paola Saluzzi in un'intervista a Sky -, non dobbiamo più rimanere in silenzio». Una candidatura che sa di provocazione: «E' sintomatico - aggiunge il giornalista - che per parlare di metodo si debbano ancora usare metodi provocatori. C'è un grande muro da abbattere».

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"A 26 anni voglio fare il consigliere della Rai"



Paolo Gioia, giornalista di Telemantova

Signor Gioia, lei, 26enne, è il più giovane tra coloro che si sono candidati a un posto da consigliere d’amministrazione della Rai, cos’è una provocazione?
Sì e no. Mandare il mio cv è stata una mossa che è venuta in mente a me e ad alcuni compagni del master di giornalismo. Eravamo tutti stanchi di sentirci dire che siamo bravi ma che ora non c’è un posto di lavoro per noi…

Ma scusi, non crede che per gestire la Rai ci vogliano competenze specifiche, per esempio, saper leggere o fare un bilancio…
Concordo. Tuttavia tra i vecchi consiglieri scelti dalla politica, ce ne sono stati tanti che non solo non capivano nulla di bilanci, ma neanche di televisione… Io almeno so di cosa si parla.

E se la Commissione di vigilanza la scegliesse, si sentirebbe pronto?
Sì, sento forte il monito che dice che la “Rai è di tutti”. E poi credo che buoni consiglieri scelgano buoni direttori generali, che, a loro volta, scelgono buoni direttori di Tg e buoni giornalisti. Questo è il circolo virtuoso che piacerebbe innescare a noi giovani.

Ma lei, in Rai ha tentato di entrare…?
Mandai dei cv alla fine del master, non mi presero, come a tutti i miei compagni…

(Andrea Sparaciari)

Sky Tg24 Pomeriggio - Un 26enne al Cda RAI - intervista a PaoloGioia