Diario di bordo

Alla mattina si sta proprio bene e sono diventato schiavo del mio giro in bici, ho scoperto una strada nuova in mezzo alle campagne, l'unico pezzo di campagna che forse esiste tra Monza e Milano l'unica grande estensione di terra dove stanno facendo crescere le piante di grano turco, la strada l'hanno chiusa alle macchine e percorrerla è uno spasso e ti da la sensazione di non essere neanche a Milano, c'era un po di arietta e mi arrivavano gli schizzi di grano in faccia, la mia bici Porto Garibaldi 2012 andava più forte

All'entrata di questa via c'è un benzinaio, e chi trovo?

Ciccio ex collega di lavoro che mi riempie di insulti perchè non rispondo mai al cell, 25 anni di lavoro insieme e rispetto reciproco e stima uno dell'altro, quando ci incontriamo ci abbracciamo e si vede proprio che è un piacere ritrovarsi, non siamo mai usciti insieme con le famiglie ai tempi e penso che questo ha consolidato la nostra amicizia, tiene i contatti con tutti e infatti lo chiamano la "puttana" gli chiedo se è morto qualcuno? Mi risponde per il momento no, mi dice si ci sarebbe.... allorche lo stoppo e gli dico di non rovinarmi la mattinata, sono cmq le amicizie che mi piacciono vedersi ogni tanto e senza invadenza, lui sa tutto di me e io so tutto di lui e stop, trasparenza e ci vediamo alla prossima puntata e in caso di bisogno sò a chi rivolgermi

Gli ho detto che se me ne vado in Grecia o Portogallo lo invito una settimana, ma dopo una settimana se ne deve andare però

Riprendo il mio cammino nella valle del grano turco dove negli anni 50 andavano a caccia e giravano le volpi, ora girano puttane di notte a scopare e qualche pantegana che si pensa sia un gatto e invece è un topo