pliskiss, 27/06/2019 02.23:
Etrù hai a mente quando uno fa un gesto con il braccio e sembra che gli è scappato qualcosa
mi è rimasto impresso quel gesto di mio zio
si è dannato l'anima al pensiero che gli ha comprato quella cazzo di moto, però nello stesso tempo cercavamo di fargli capire che non era stata colpa sua e nessuno ci si aspettava che finisse cosi, che poi c'era da dire che la moto la portava bene e l'incidente in Corvetto non fu colpa sua, la macchina che aveva messo fuori il becco la schivò, il problema furono le gambe lunghe di quello che aveva di dietro che toccarono la macchina, sembra che dal dolore strinse e fece sbandare poi come al solito sembra che lo spigolo del marciapiede fa calamita, picchiò in un punto del cervelletto che i dottori dissero che pure se aveva il casco gli sarebbe stata fatale( ai tempi il casco non lo metteva nessuno), la famiglia si chiuse intorno a costui e non si pote neanche parlagli per capire la dinamica, passò tutto tramite avvocati ma poi trapelò questa storia
Dopo la storia in 22 Marzo col cazzo che ci salii assieme, se andavo a raccontargli la storia a mio zio era come non raccontargliela , mio zio sapeva che andava ma si spera sempre in bene
mi ricordo quello della camera mortuaria fuori sul balconcino ci disse a me e mio padre " ho fatto 2 esaurimenti a forza di vedere questi ragazzi che si ammazzano, la moto ai figli non bisogna comprarla" beh a sentire questo bisognava anche dire che tutte le fabbriche di moto sarebbero dovute andare in fallimento
l'incidente in moto per me è un caso e un destino, logicamente più vai forte in tracciati pericolosi più aumenti il rischio, prendo ad esempio il figlio di una mia amica 3 anni fa, nelle strade strette sul lungo lago di Lecco andavano come i demoni, ad un certo punto si è presentato l'imbuto e tanti saluti è finito contro le rocce, pure questo me lo ricordo quando da bambino veniva a casa mia
A Bergamo dovevo lasciarci le penne pure io e sarei stato il terzo di quel giorno che nella pausa ci incontrammo, il mio amico parrucchiere è andato, mio cugino è andato, e il terzo avrei dovuto essere io ma evidentemente non era il momento
vendere quel cazzo di Scooter la settimana scorsa è stato come togliermi un peso, ogni volta che lo guardavo pensavo
ora non ho più un cazzo da guardare
Secondo me è sbagliato innanzitutto l'approccio iniziale alla moto: non è un mezzo per fare le corse in mezzo al traffico, se vuoi correre devi andare in pista, dove puoi farlo in sicurezza.
La moto la si può vivere in maniera utile e divertente senza fare gli spericolati, se si riuscisse a capire questo saremmo già un bel passo avanti.
Faccio un esempio, altrimenti rischiamo di non capirci:
spesso nel fine settimana prendo la moto per fare delle gite fuori porta con altri amici motociclisti, andiamo sempre a velocità moderate, lo scopo delle nostre uscite è scoprire nuove strade, quanto più possibilmente panoramiche e ricche di curve, andiamo a visitare sempre nuovi posti e a conoscere nuovi ristorantini imbucati tra le montagne, ai bordi di riserve naturali, posti di mare o quantaltro. Semmai con noi dovesse esserci qualche pazzo che esagera con la manopola del gas, quello non verrà più invitato alle uscite successive.
Resta poi l'utilità della moto nei trasferimenti urbani, dove c'è la comodità ed il vantaggio di dimezzare i tempi e trovare più facilmente parcheggio.
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.