Piccolo confronto statistico.
Nella passata stagione, alla 17a giornata, il Piacenza aveva giusto 44 punti come noi. E' vero che l'anno passato le squadre del girone erano 20, quindi due in più rispetto a quest'anno e quindi la 17a non significava fine del girone di andata, però il numero di partite è lo stesso. Quanti punti aveva di vantaggio sulla seconda? Il Piace ne aveva ben 11 sul Lecco (33 punti) e 15 su di noi che eravamo quinti (piena zona play-off) con 29 punti dopo la partita forse più bella della stagione contro il Mapello-Bonate. Da lì in poi, per noi, tre sconfitte consecutive (quella sciagurata a Caravaggio e quelle meritate con Seregno e Virtus Bergamo) che ci sono poi costate il periodo Salvioni ("ci può stare di perdere con il Ciliverghe"). Al contrario il Piacenza nelle ultime tre gare del girone di andata raccoglie 7 punti e chiude comunque a +11 il girone d'andata, sempre sul Lecco che si ferma a 40 punti. Giusto per fare un confronto, il Piacenza ha chiuso l'andata con una media punti di 2,55 mentre noi, quest'anno, la chiudiamo con una media punti di 2,59 punti a gara.
Aggiungo un ulteriore dato statistico. Se il Lecco 12 mesi fa aveva 33 punti alla 17a giornata ed era secondo, oggi la Pro Patria ne ha 35 (+2) ma è solo quinta. La sesta, oggi come ieri ha comunque 26 punti (oggi Seregno allora Ciliverghe).
Inoltre, se andiamo a guardare le statistiche dei gol, il Piacenza alla 17a aveva 38 goal nella casella di quelli fatti e 11 totalizzando un ottimo + 27 nella differenza reti. Le nostre statistiche sono persino superiori a quelle già eccezionali del Piacenza visto che in quanto a goal fatti siamo arrivati a 44 e per quanto riguarda quelli subiti ieri siamo arrivati a 7 con una differenza imbarazzante di +37, ben +10 rispetto alla differenza reti del Piacenza.
Tirando le somme, mi sembra che l'anno scorso gli epiteti elogiativi per il Piacenza si sprecavano. Gli stessi tifosi del Monza consideravano il Piacenza un'imbattibile corazzata. Quest'anno, invece, il Monza viene sempre considerato sotto esame per ogni virgola e sembra quasi che l'ambiente non voglia riconoscere il grande lavoro che società, mister, staff tutto e squadra stanno portando avanti.
Quello che invece mi piace sottolineare è che ogni volta che scendiamo in campo la squadra sembra essere un pochino più umilmente consapevole della propria forza e questo le permette di giocare sempre un po' meglio. Se poi gioca Tizio o Caio poco importa, quando vedi Palazzo che entra per mezz'ora e corre per tutti e trenta i minuti come fossero gli ultimi della sua vita ti rendi conto che questo gruppo è eccezionale anche dal punto di vista dell'abnegazione e della dedizione. Avanti così!
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(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)
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