Nessuna pretesa di scrivere la storia della stagione, però ho la pretesa di descrivere come l'ho vista io e, magari, di leggere come l'avete vista voi in maniera tale da confrontare le idee, i pareri, le opinioni e forse anche per poter capire dove sono stati i veri errori e, soprattutto, quali possano essere stati i colpevoli di questi errori.
Inizio ovviamente io a dirvi il mio parere.
Siamo partiti con lo schieramento a cinque dietro in questo campionato anche se a dir la verità eravamo a tre visto che sulle fasce, per lo più, operavano Perini e Cochis che, quanto meno al tempo, erano da considerarsi esterni offensivi visto che la fase difensiva non sapevamo manco dove stava di casa.
Vorrei ricordare il nostro debutto con le parole di un certo Camillo Chiarino scritte proprio dopo la gara d'esordio in quel di Alzano:
"Nel bicchiere mezzo pieno inseriamo anche il bel gioco, già visto nel primo tempo dell’amichevole col Parma. In più rispetto a quella partita si è ammirato anche un valido gioco sulle fasce, nonché miglioramenti nella condizione atletica e nell’incisività offensiva, questo grazie all’inserimento nel reparto d’attacco di Soragna."
Con l'andare del tempo c'è stata una trasformazione soprattutto a seguito dei risultati nel mese di settembre/ottobre. In quel periodo sia partiti bene anche se con gioco non spumeggiante ma anche con qualche problema difensivo di troppo evidenziato nella partita casalinga con l'Inveruno e nella trasferta di Piacenza dove, nonostante una degna prestazione con anche la possibilità di pareggiare, abbiamo perso per due vere ingenuità prendendo anche un goal in contropiede grazie a Cochis che non recupera sull'uomo che crossa (a proposito della fase difensvia di cui sopra).
Se memoria non inganna, vorrei sottolineare che con l'Inveruno nel secondo tempo, quindi in corso d'opera, abbiamo visto per la prima volta la difesa schierata a quattro con la trasformazione del modulo in 4-2-4 grazie alle sostituzioni di Pontiggia e Sokoli che hanno fatto posto a Scavetta e Grandi.
Dalla partita a Ciliverghe lo schieramento difensivo a 4 inizia a diventare un must. Peccato che Delpiano non abbia ancora trovato gli uomini adatti soprattutto sugli esterni difensivi dove operano Ientile e Perini che, nel corso delle partite verranno sostituiti da Sokoli a destra e Cochis a sinistra. Quest'ultimo cambio aiuterà molto il centrocampo a costruire quel "periodo buono" (dalla sfida con il Sondrio a quella con l'Olginate) che ha visto sette risultati utili consecutivi (17 punti, media di 2,42 punti a partita contro un totale, attuale, di 1,18).
Quel 4-3-3 era da considerarsi offensivissimo visto che il filtro di centrocampo era composto per lo più da Lombardi mentre Uliano e Comentale erano più liberi di giocare la palla.
Ecco, volevo sottolineare anche questa cosa e cioè che a centrocampo Uliano, tanto vituperato nell'ultimo periodo, non sta giocando al suo livello perchè sta facendo un ruolo non suo e cioè quello di Lombardi. La mancanza di quest'ultimo, che molti dicevano "lento, impacciato, che frena la manovra" etc. etc. ha fatto molto male al nostro Monza. Lombardi non era in formissima ma quando la palla passava dai suoi piedi difficilmente si perdeva e sebbene non sempre riuscisse a costruire bisogna anche dargli atto che predicava nel deserto con i compagni che aveva. Quando Uliano ha trovato un po' di forma e l'intesa con il Romeo/Tripsa/Comentale di turno è iniziata a crescere, i risultati si sono visti.
Comunque sia, nel periodo buono abbiamo visto praticamente sempre la difesa a quattro e davanti si è spaziato molto dal 4-3-3 di partenza per poi passare a 4-4-2 o 4-2-4 come in occasione del Mapello. Queste variazioni sul tema erano dovute per lo più ad indisponibilità o a momenti di forma che portavano i giocatori "più pronti" in campo.
Quindi si è aperta la finestra di mercato. Inizia la diaspora di alcuni giocatori che volevano giocare a tutti i costi e/o che Delpiano/Agomeri non ritenevano adeguati (più il primo?) ed è in questo momento che c'è stato il vero cambio in negativo della stagione.
In quel momento, prima della sfida con il Seregno, il Monza aveva 29 punti con una media punti di 1,61 punti/partita.
Vero, tra questi risultati ci sono stati i "pareggini sonnecchiosi" con Sondrio, Pergolettese e Fiorenzuola ma anche partite giocate a mille come Mapello, Caravaggio, la stessa Piacenza e la vittoria in rimonta ed in dieci uomini contro la Pro Sesto.
La mano del mister si è vista in molti di questi successi come, per esempio, anche in quello con il Lecco dove abbiamo subito moltissimo ma anche dove l'ingresso in campo di Sokoli e Romeo ci hanno permesso di tenere botta in attesa dell'errore difensivo ospite che ha portato Soragna a segnare il 3-2.
Ecco, quel Monza non era completo, doveva crescere, aveva il tempo per farlo ma forse mancavano i mezzi. Quali mezzi? Economici forse, ma io direi anche di competenza. Il mister aveva individuato almeno due dei puntelli fondamentali che, tra l'altro, erano suoi ex e cioè De Angeli e Cristofoli. Poi anche altri rinforzi "minori", giusto per dare solidità numerica alla rosa dopo l'addio di sette ragazzi. Da qui è accaduto qualcosa che noi possiamo solo supporre e dove probabilmente ognuno può dare la sua versione ma questo è quello che penso io ...
A mio avviso ci sono stati contrasti tra mister e operatori di mercato. I due "rinforzi" chiesti dal mister non potevano arrivare, sarebbe da verificare il perchè. A quel punto le dichiarazioni dello stesso Delpiano che dice:"Mettere tanto per mettere, rimaniamo così" e da questa dichiarazione io capisco qualcosa e cioè che qualcuno voleva sì mettere dei giocatori ma non erano adeguati secondo il mister. Perchè? Che problemi poteva avere il mister? Avrebbe avuto dei giocatori in più, voluti dalla società e scelti da operatori di mercato "certamente" competenti! Embè, ragazzi miei, (e ribadisco che questa è una mia interpretazione!) il mister aveva subodorato che la maggior parte di questi arrivi sarebbe stati "per interesse" come probabilmente lo erano già stati alcuni di settembre.
Comunque sia, per la squadra parlavano i numeri che in quel momento dicevano che non eravamo da primo posto ma, considerando che eravamo partiti con una rosa nuova e qualche errore di gioventù mister e ragazzi potevano averlo commesso, eraavamo ancora lì per giocarci i play-off.
Arriva la partita con il Seregno ed il malumore del mercato appena concluso si fa sentire nello spogliatoio.
Riporto ancora le parole del "vate" Chiarino:
"Il Seregno stavolta ha vinto 2-0, dunque non subendo alcuna rete, ma in realtà la partita è stata più equilibrata di quella di coppa. I biancorossi hanno tenuto molto di più il pallino del gioco, soprattutto nel primo tempo, quando non hanno saputo sfruttare alcune buone opportunità. A far la differenza sono stati due episodi: il lampo del bravo Lillo a primo tempo quasi scaduto e l’interpretazione particolare, a nostro giudizio errata, di un’eccezione alla regola del fuorigioco."
Ecco la partita ... Reggiamo il campo con la squadra che attualmente è ancora terza in campionato. Il primo goal lo prendiamo perchè Lillo si incunea tra Cochis e ... D'Angelo, che era all'esordio.
Il copione con D'Angelo protagonista dei goal dei nostri avversari si ripeterà poi più volte.
Palazzo, l'altro nuovo acquisto (arrivato per caso, lo sapete questo? Ve lo racconterò in altra storia magari ...) debutterà nel secondo tempo.
Dopo questa comunuqe decente partita arriva una settimana tribolata nei corridoi di Monzello. Arriva anche il terzo rinforzo Ferrero.
Delpiano, per la partita con la Virtus Bergamo, prima di ritorno, decide di mettere tutti i tre giocatori in campo ed in particolare i due scelti e voluti dal DS, Ferreo e D'Angelo.
Questi due ultimi confezionano il primo goal con errori di posizione, il rigore dello 0-2 arriva da fallo di D'Angelo in area.
Embè, diciamo che i nuovi acquisti di mercato hanno certamente aiutato la società ad esonerare Delpiano. E qui arriva Salvioni.
La gestione Salvioni ha buoni risultati tattici, a mio avviso, anche se un po' "scolastico" in alcune scelte. E pare che, almeno inizialmente, il Monza sia riuscito ad uscire dall'empasse di risultati. Peccato però che da Monzello giungano alcune voci e cioè che si stia lavorando molto, e direi pure bene, sul piano tattico ma molto meno sul piano tecnico e fisico. Le priorità date dal mister (o dal preparatore non so) portano ad avere una squadra che in campo è ben disposta ma che fa sempre più fatica a correre. Avete notato che, per esempio, Palazzo nelle ultime gare non salta più l'uomo come a Lecco? Calo di forza e velocità, così come altri giocatori.
L'altro errore di Salvioni è quello di insistere troppo sul solo modulo 4-4-2 ma soprattutto senza aver trovato la quadra sulla fascia destra. Troppo spesso inserito Tripsa esterno difensivo, praticamente fuori ruolo, con davanti D'Errico che non lo aiutava di certo in fase difensiva ... Dalla parte opposta Cochis teneva il campo, Ferrero un po' meno. Ma l'impiego insistito di D'Angelo in mezzo è stata altrettanto folle.
La girandola dei risultati è stata che dopo il buon pareggio a Lecco, con una prestazione sopra le righe nonostante ancora qualche errore di troppo, c'è stato il pareggino con la Caratese, la vittoria fortunosa con l'Inveruno (non c'era Tripsa sulla destra ma Perini ...) sono arrivate le sconfitte con Piacenza (dove gli ospiti hanno giocato al gatto con il topo), di Ciserano (dopo essere andati fortunosamente in vantaggio ci facciamo fottere da Ghisalberti & C. grazie a cambi sbagliati) e con il Ciliverghe (grande impresa di D'Angelo che riesce nell'intento di far segnare 3 goal in venti minuti ai bresciani). Ma Salvioni salva la sua panchina con un po' di fortuna perchè poi riesce a portare a casa 6 punti in quatro gare grazie al doppio pareggio in trasferta a Crema, Venegono e Sondrio (il primo noiosissimo, il secondo fortunatissimo con Radaelli super ed il terzo con tre rigori contro di cui l'ultimo parato al novantesimo) e la vittoria casalinga con il Grumello (c'è ancora un pallone bergamasco che sta rimbalzando sulla traversa ...). Salva la panchina ma in realtà questi risultati frutto più del caso che del gioco portano la proprietà a ripensare sulla mossa fatta. La sconfitta con l'Olginatese fa traboccare il vaso.
Passando ai "si dice", il DS ha continuato a difendere l'allenatore scelto mentre il presidente ha insistito per il cambio di mister.
Qui un errore fondamentale è stato commesso. L'errore fondamentale è stato quello di non avere un'alternativa pronta a Salvioni e per tornare su Delpiano si è dovuto aspettare una settimana. Settimana buttata nel cesso eprchè in quella settimana si sarebbe dovuto fare un recupero della preparazione che invece non è avvenuto come doveva.
Sia il DS che il patron hanno fatto fatica a decidere per il ritorno di Delpiano. Hanno insistito molto su Saini che se n'è ben guardato, e a ragione, del prendere in mano una squadra sballottata per vari motivi. Il ritorno di Delpiano è stato sofferto anche per il mister perchè sapeva che sarebbe tornato in uno spogliatoio dove qualcuno poteva remargli contro come già successo a gennaio. E non parlo solo di giocatori. A questo punto le condizioni sono state chiare, se torno non voglio in mezzo ai coglioni il DS e non voglio parlare con i giornalisti perchè potrei dire cose sgradevoli. Per me parlerà il campo.
Detto fatto. Si recupera un po' di condizione e nonostante il ritorno non sia con il botto (sconfitta con il Pontisola, pareggio Bustese e Pro Sesto, entrambi con un po' di fortuna) si nota che la squadra inizia a stare in campo in maniera differente, sebbene più accorta, e riesce a prendere meno goal. Il bel gioco sta da altre parti, ma bisogna essere pratici, recuperare serenità e fiducia nei propri mezzi. Questa squadra non è così brutta come viene dipinta ed appena si è ritrovata un po' di condizione fisica ed un po' di intesa tra i reparti ne sono scaturite due partite convincenti, prima che vincenti, con il risultato di raggiungere la salvezza matematica.
Mancano ancora due gare, il campionato non è finito, ed entrambe sono da onorare visto che con il Caravaggio sarà una rivincnita rispetto alla gara d'andata mentre con il Seregno dovrà essere la dimostrazione dei veri valori che questa squadra avrebbe potuto esrpimere se sceglie azzardate non fossero state fatte nel corso della stagione.
Andando nel dettaglio, vorrei dirvi cosa penso dell'operato dei vari protagonisti della stagione, togliendo da questi i giocatori.
Delpiano: il mister ha fatto una stagione da sufficienza. Non per quanto visto in campo ma per quanto non sia stato in grado di capire come funzionavano le cose in società e per come non sia stato in grado prima di puntare i piedi. Sul campo ha svolto un buon lavoro che se non fosse stato interrotto a metà avrebbe probabilmente dato i suoi frutti, ma è stato fuori che non è stato impeccabile. Forse si è fidato troppo. Anzi, si è fidato troppo, senza forse.
Fraschini: mi è sembrata una figura piuttosto inutile. Messo lì solo perchè facente parte dei cuori biancorossi (a proposito, chi ne ha più sentito parlare?). Per mettere in panchina gente così è meglio lasciar perdere.
Iacopino: uomo di calcio, ha certamente aiutato Delpiano a portare serenità nel gruppo. Uomo di poche parole ma che sa quando dirle. Spero resti con noi per tanto tempo.
Antonelli Agomeri: io parlo da esterno, non so bene come vadano le cose, ma a mio avviso è quello che ha commesso più errori di tutti. In malafede o meno non sarò certo io a dirlo ma ci sono dei parametri che chi può leggere i numeri possono confermare in un senso o nell'altro. Io andrei a vedere il numero di procuratori coinvolti e l'ammontare delle procure (se volete vi indico quali sono le consuetudini). Detto questo, ha certamente sbagliato nella gestione dello spogliatoio, il direttore sportivo deve essere super-partes rispetto a giocatori ed allenatore mentre lui era troppo legato ad alcuni giocatori e troppo slegato dal primo mister così come troppo legato al secondo. Ci stanno la stima e l'affetto ma lui lavora in campo e il DS dietro la scrivania. Quest'anno è certamente stato l'anello debole.
Colombo: innegabile la passione messa in campo. Innegabile la voglia di far bene. Forse il budget non era adeguato ma questo può anche starci alla prima stagione. Quello che non ha convinto è stata la scelta dei collaboratori, quanto meno quelli che girano intorno alla prima squadra. Si è appoggiato troppo al DS fidandosi troppo ciecamente o, meglio, facendo affabulare troppo. Che confermi pure la triade Agomeri/Vitali/Antonelli se crede ancora in loro, ma deve mettere qualcuno che li controlli e che abbia personalità per farlo.
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L'ALCOOL E' NEMICO DELL'UOMO ...
CHI FUGGE DAVANTI AL NEMICO E' UN CODARDO!
(scritta anonima letta nel ristorante prima della partita ad Alessandria)
L'utente più pirla del forum sul blog1912